Amministrative 2024, come si vota nei 144 comuni bresciani

La Redazione Web
La tornata elettorale riguarda 560mila cittadini. Ecco le istruzioni per il voto, quali documenti portare e come esprimere le preferenze
Una scheda elettorale in un seggio (foto d'archivio)
Una scheda elettorale in un seggio (foto d'archivio)
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Si vota sabato 8 e domenica 9 giugno per le elezioni europee e per le elezioni amministrative: in 144 Comuni bresciani si rinnovano sindaco e consiglio comunale. 

Sabato 8 giugno e domenica 9 giugno in 144 Comuni bresciani si vota per le elezioni amministrative. La tornata elettorale riguarda 560mila bresciani aventi diritto di voto.

Gli aspiranti sindaci sono 301 e sono cinque i Comuni al voto che hanno più di 15mila abitanti: Lumezzane, Montichiari, Ghedi, Concesio e Chiari, ma solo quest’ultimo potrebbe andare al ballottaggio – essendo scesi in campo 5 candidati, se nessuno prendesse al primo turno il 50% più uno dei voti – che eventualmente sarebbe il 23 e 24 giugno.

Ecco cosa c’è da sapere su come si vota, quali documenti portare e come funziona il sistema delle preferenze.

Quando si vota

Le urne sono aperte dalle 15 alle 23 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno: questo weekend si vota anche per le Europee.

Quali documenti portare

Per votare bisogna portare con sé al seggio un documento d’identità, la tessera elettorale ed eventuali altri documenti necessari (come la documentazione medica per le persone con disabilità per il voto assistito). 

Come si vota

Per le elezioni amministrative, si vota con una sola scheda sulla quale ci sono i nomi dei candidati sindaco e, sotto ognuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Li trovate anche qui, con l’elenco di tutti i candidati consiglieri per ogni lista, comune per comune. 

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti

Nei Comuni con meno di 15mila abitanti il voto si esprime con un segno sul simbolo della lista oppure mettendolo sul nome del sindaco. I voti espressi al candidato vengono attributi alla lista che lo sostiene. Nei Comuni con meno di 5mila abitanti si può esprimere una preferenza per un candidato consigliere, in quelli che hanno tra i 5mila e i 15mila residenti se ne possono esprimere due (una per un uomo, una per una donna). Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Nei Comuni con più di 15mila abitanti

Per esprimere la propria preferenza, nei Comuni con più di 15mila abitanti ci sono invece tre modi: il cittadino può tracciare un segno sul simbolo della lista (dando così il voto al candidato che essa sostiene); altrimenti può tracciare un segno su un simbolo e al tempo stesso un altro segno sul nome di un candidato anche non collegato a quella lista («voto disgiunto»); oppure ancora può mettere il segno solo sul nome del candidato e in questo modo non votare per le liste connesse.

Ogni cittadino chiamato al voto può inoltre esprimere uno o due voti di preferenza per i consiglieri comunali, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista votata. Se le preferenze sono due, devono essere un uomo e una donna, altrimenti la seconda sarà annullata. Viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (50% più uno).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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