Maggioranza spaccata a Bovezzo, se ne va l’assessore Mario Folli

Barbara Fenotti
L’ufficialità è arrivata a fine marzo, quando ha rassegnato le dimissioni costituendo insieme al consigliere Aurelio Gelmini il gruppo consiliare «Civici per Bovezzo»
Il municipio di Bovezzo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il municipio di Bovezzo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Le avvisaglie di una rottura in seno alla Giunta comunale di Bovezzo erano nell’aria già da tempo. L’ufficialità è arrivata però solo nei giorni scorsi, quando l’assessore Mario Folli ha rassegnato le proprie dimissioni, costituendo insieme al consigliere Aurelio Gelmini il gruppo consiliare «Civici per Bovezzo». E segnando, così, una spaccatura insanabile con l’attuale maggioranza di centrosinistra guidata dalla sindaca Sara Ghidoni. Che, tra l’altro, si riproporrà alle prossime comunali in programma l’8 e 9 giugno per tentare il secondo mandato.

Dalla sua parte, naturalmente, non avrà Mario Folli, il quale però non ha ancora rivelato se si presenterà alle elezioni con un’altra lista: «Mercoledì prenderò parte a una riunione con la mia parte politica – spiega –. Dopodiché potrò esprimermi in merito».

Lo scontro

Quel che è certo ad oggi è il motivo – o, meglio, i motivi – che hanno spinto l’ex assessore, parte della politica locale da un trentennio, a dimettersi con una decisione che lui stesso ha affermato essere «sofferta». Il principale pomo della discordia è stata la privatizzazione della farmacia comunale. Una scelta che Folli ha fin da subito affermato di non condividere, chiedendo che fosse rimandata al periodo successivo alle elezioni «in modo da spiegare ai cittadini in maniera chiara quelle che erano le intenzioni e chiedendo, quindi, il loro consenso, anche alla luce delle 500 firme raccolte dal Comitato Sos farmacia».

L’Amministrazione, però, ha tirato dritto per la propria strada, affidando la gestione della farmacia a una società per i prossimi 30 anni. «Ha scavato un solco con i cittadini – osserva Folli –, dimostrando di non essere aperta al dialogo».

Questa vicenda è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno, dal momento che «anche altri punti programmatici, con valenza prevalentemente ambientale, non sono stati attuati – sottolinea l’ex assessore –. Una parte della maggioranza, inoltre, è stata portata a una condizione di emarginazione come mai era successo in precedenza».

Il centrodestra

Se il centrosinistra si è spaccato, il centrodestra si presenterà compatto alle urne. Il 13 aprile dalle 9 alle 12.30 in piazza Rota sarà presente un gazebo con il candidato della lista «Civica centrodestra Bovezzo»: Roberto Ayroldi. Cinquantadue anni, avvocato, prima di abbracciare la professione forense ha prestato servizio nella Guardia di Finanza di Brescia e da anni è membro dei Lions e associato all’Unione cristiana imprenditori dirigenti.

Nel programma elettorale della civica che guida figura la volontà di rendere Bovezzo un paese a modello familiare, piacevole, attento alla tutela ambientale, alla sicurezza, al decoro e alla promozione di iniziative che contribuiscano alla formazione di una comunità partecipativa.

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