Turismo, Brescia studia una partnership con Verona e Padova

Giuliana Mossoni
Alla Borsa internazionale del turismo di Milano focus sulle potenzialità della provincia con Visit Brescia e Assocamuna. Saccone: «L’obiettivo è creare sinergie tra le filiere»
Lo stand di Visit Brescia alla Bit di Milano
Lo stand di Visit Brescia alla Bit di Milano
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Il turismo, anche nel panorama economico della provincia di Brescia, si sta ritagliando un ruolo e un peso sempre più determinante. Non stiamo parlando solo di presenze, arrivi, bellezze da visitare e da vivere, certificati in assoluta salita. Ma di crescita di fatturati, di utili, investimenti e forza lavoro impiegata. Il Bresciano, nel 2023, secondo l’osservatorio di Federalberghi locale, ha superato i 13 milioni di presenze, con un soggiorno medio di quattro giorni e mezzo, ed è secondo per recensioni web in Lombardia, dietro a Sondrio. Per redditività, la nostra provincia rappresenta un quarto del Pil turistico regionale, dopo Milano.

Ne è una cartina di tornasole il maggiore spazio, in termini di visibilità e peso delle proposte, che Brescia si è ricavata anche nell’ultima edizione della Bit (Borsa internazionale del turismo) a Milano.

Alla manifestazione era presente anche Visit Brescia con un desk nello stand di Regione Lombardia, dove ha sottolineato una delle tendenze di maggiore rilevanza per il settore, quella «slow e local», seguita dall’interesse crescente verso le tradizioni gastronomiche e artigianali dei luoghi

La partnership

Vale lo stesso per la recente partnership stretta tra i vertici di destination Verona&Garda Foundation (Fondazione Dvg) e Bre scia, rappresentata dal presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone e dall'amministratore delegato di Visit Graziano Pennacchio. L’obiettivo è creare delle sinergie tra filiere turistiche con Verona e Padova per un co-marketing in vista della promozione di una delle principali destinazioni italiane.

«Ogni realtà ha le sue specificità – afferma Saccone –: stiamo studiando un modello vincente, quale quello della Fondazione Dvg, che ha coinvolto tutti gli stakeholder, dimostrando come esista la possibilità di superare le individualità. Il turismo è la terza gamba dell'economia locale e può diventare una fonte di ricchezza fondamentale». Sulla stessa linea anche Pennacchio: «Dobbiamo pianificare il futuro della promozione del turismo, siamo l'ottava provincia in Italia per presenze turistiche e non possiamo correre da soli».

Accordo per la Valcamonica

Alla Bit di Milano è stato siglato un accordo tra Assocamuna, Limes Farm e l'associazione Startup Turismo, che punta a potenziare la promozione turistica delle aree interne, spesso meno esplorate ma ricche di patrimonio culturale e naturale, concentrando gli sforzi su temi cruciali come innovazione e sostenibilità.

Diego Zarneri, Flavio Tagliabue e Giorgio Buzzi di Assocamuna
Diego Zarneri, Flavio Tagliabue e Giorgio Buzzi di Assocamuna

Al centro il modello di Limes Farm, quale best practice replicabile, per dotare ogni area interna di uno spazio d’innovazione capace di coltivare competenze e talento da mettere a disposizione del tessuto imprenditoriale e delle istituzioni, per combattere lo spopolamento e riprogettare la destinazione turistica.

«Vogliamo attivare sinergie tra la vecchia e la nuova economia - spiega Diego Zarneri, direttore Assocamuna e Ceo Limes Farm –, creare un network tra imprese, founder di startup, big players della travel industry, investitori ed enti locali, costruendo un ambiente favorevole per la nascita di nuove imprese».  

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