Trasporti, Germani apre il capitale ai fondi Eurizon e Intesa Sanpaolo

Dalla sede di San Zeno confermano: «Trattativa in stato avanzato, ma non ancora conclusa»
I camion della Germani
I camion della Germani
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Eravamo rimasti al maxi investimento in duecento nuovi camion e al suo insolito tour ferragostano tra i cantieri di Webuild nel Mezzogiorno. A distanza di soli dieci giorni, il presidente della Germani risale alla ribalta delle cronache per un’altra operazione che comunque pare strettamente legata alle due di cui parlavamo all’inizio.

Già da alcune settimane nel mondo finanziario si è fatta più insistente la voce di un forte interesse dei fondi di investimento verso la società di trasporti di San Zeno, che come ha raccontato appunto il patron Mauro Ferrari alcuni giorni fa, ha intrapreso un ambizioso (quanto oneroso) piano di sviluppo. Ebbene, la novità delle ultime ore è che dai vertici della Germani (società controllata da Ferrari attraverso la holding Megrani e che trova nella compagine azionaria con una quota di minoranza anche la famiglia Arcese di Arco, sempre attiva nel settore dei trasporti), vi è stata «un’importante valutazione di ingresso nel capitale» di rilevanti investitori.

Il punto

«Abbiamo delineato un piano di crescita nel triennio 2024-26 trainato dal Pnrr, fondato su investimenti importanti e che ha trovato il supporto di primari istituti credito», aveva ammesso Mauro Ferrari alla fine del suo atipico weekend di Ferragosto. Secondo le indiscrezioni raccolte, i due operatori scesi in capo a sostegno dei progetti della Germani sarebbero Banca Intesa Sanpaolo e i fondi Eurizon (Eurizon Capital sgr, peraltro, è la divisione di asset management del gruppo Intesa Sanpaolo).

Dal quartier generale della società bresciana non smentiscono: «La trattativa – confermano – è in stato avanzato», ma puntualizzano: «Per il momento non è ancora conclusa, nonostante il parere positivo ricevuto dall’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato, ndr). Stiamo ancora definendo alcuni punti essenziali».

Il ruolo di Ferrari

Una domanda sorge dunque spontanea: Mauro Ferrari manterrà in ogni caso il controllo e la gestione dell’azienda? Al momento non vi sono voci contrarie, anzi. Pare che Intesa Sanpaolo e i fondi Eurizon abbiano «sposato» il suo progetto e soprattutto si affidino a lui per raggiungere gli obiettivi preposti. Tuttavia, solo lo stesso imprenditore o i vertici della banca potranno confermarlo a breve.

Non va poi trascurato che già in passato, nel 2008, la famiglia Ferrari (allora capitanata da papà Faustino, mancato nell’agosto di un anno fa) aveva ceduto l’azienda al fondo Wise per poi ricomprarsela nel 2013. Ciò nonostante, dalla sede della Germani trapela che stavolta l’apertura del capitale a un fondo o a un operatore finanziario annovererebbe «clausole» diverse. A partire appunto dal fatto che Mauro Ferrari manterrebbe un ruolo apicale all’interno dell’azienda oltre evidentemente a una rilevante quota del capitale sociale. Anche in questo caso, comunque, si resta in attesa di una precisazione dai diretti interessati.

Da San Zeno, nel frattempo arriva però una netta di presa di posizione sulle possibili conseguenze di questa operazione sull’omonima squadra di pallacanestro: «Vi assicuriamo che l’eventuale entrata di un fondo nel capitale della Germani trasporti – ribadiscono – non avrà ripercussioni sulla Germani basket». //

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