Economia

Torna il Vinitaly: i 103 bresciani puntano sui mercati esteri

Dal 10 al 13 aprile a Verona la rassegna in presenza. Attesi buyer da 50 Paesi. Lombardia da primato
Una degustazione di vini
Una degustazione di vini
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Un padiglione da tremila metri quadri per riaffermare la leadership lombarda nel vitivinicolo. Sarà così lo stand di Regione Lombardia alla prossima edizione di Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. Una serie di primati visto che, ad esempio, il 90% del vino prodotto in Lombardia è a Denominazione di qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt. Ma non solo: 3.022 imprese attive e 5.514 addetti ai lavori. Alla rassegna veronese saranno presenti ben 103 cantine bresciane.

Il settore

I dati più recenti (secondo semestre 2021) di UnionCamere inneggiano all’ottimismo tra gli agricoltori lombardi del comparto vitivinicolo. Il Panel Unioncamere Lombardia ha testimoniato un buon risultato economico con l’organizzazione di esperienze vitivinicole con i turisti, tra cui degustazioni in vigna e cantina, che hanno portato al settore una ventata d’ottimismo. Le vendite in volume sono tornate al di sopra dei livelli pre-pandemia con aumenti tendenziali a valore nel 2021 sia rispetto al 2019 che al 2020.

L’aumento in valore sul dato 2019 è spiegabile in buona parte dalle ottime performance della bottiglia di vetro da 0,75l, che traina il comparto rispetto agli altri formati, assieme alle vendite in Gdo che si sono mantenute su buoni livelli. Dopo due anni di assenza, Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia.

La vendemmia 2021 ha segnato un calo della produzione in Italia e in Lombardia, ma questo tratto è comune a tutta Europa (Francia -27% e Spagna -14%) mentre le esportazioni nel 2021 sono state in netta ripresa dal 2020. Cresce l’importanza della sostenibilità in ambito vitivinicolo: 4 bottiglie su 100 hanno il marchio del biologico in etichetta e il 4,6% della produzione enologica nazionale è costituita da vino biologico.

I consorzi

A Verona i consorzi bresciani presenti nel padiglione Lombardia saranno: Consorzio Botticino Doc, Ente Vini Bresciani, Consorzio Franciacorta, Consorzio Montenetto, Consorzio Tutela Lugana Doc, Valtenesi Riviera Del Garda Classico, Consorzio Garda Doc, Consorzio Cellatica Doc, San Martino della Battaglia Doc, Consorzio Tutela Igt Valcamonica.

I bresciani

In totale le aziende bresciane saranno 103, in leggero calo rispetto all’ultima edizione del 2019. La Franciacorta sarà rappresentata da 24 aziende presenti nel Palaexpo e altre 11 con stand proprio. Ma ci sta: dopo due anni di pandemia non tutti erano sicuri di poter partecipare dovendo prenotare gli spazi con largo anticipo. Il Franciacorta nel 2021 ha toccato il record delle vendite superando i 20 milioni di bottiglie.

50 Paesi presenti

La rassegna numero 54 inoltre incrementa ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Priorità alla promozione internazionale confermata anche da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: «In questi due anni con le aziende - spiega Giovanni Matovani direttore generale di Veronafiere - abbiamo definito l’utlook del Vinitaly del futuro.

Un progetto strategico che ha avuto il suo banco di prova nell’edizione speciale dell’ottobre scorso e che funge da discriminante rispetto al passato. In particolare, registriamo un’alleanza ancora più stringente con le aziende di Vinitaly, che già da quest’anno hanno aderito all’iniziativa di incoming di buyer tailor made, selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera». L’internazionalizzazione entra così a pieno titolo nell’agenda di Vinitaly 2022.

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