Tassoni lancia quattro nuove bibite e il suo gin «made in Garda»

L’ampliamento della gamma con quattro nuove bibite pensate per il mondo della miscelazione e dei cocktails, un nuovo gin, una veste più contemporanea e il rinnovamento in chiave moderna della Cedrata. In occasione del 230esimo anniversario dell’avvio dell’attività, dei 102 anni dello Sciroppo Cedrata, e a due anni dall’ingresso nel gruppo Lunelli, la Tassoni riparte da un progetto per rendere la sua bibita di punta il «luxury soft drink italiano per eccellenza».
Nuova veste
Il rilancio dell’impresa salodiana, realizzato con la milanese RobilantAssociati, parte dalla storica e famosa Cedrata, accolta sempre nella classica bottiglietta «a buccia di cedro» ma resa più iconica da un rilievo ben visibile di logo e data di fondazione «1793», da un nuovo tappo e da nuove etichette di carta e non più di plastica. Innovazione nella tradizione.Gli ingrediente invece, come precisato dall’amministratore delegato di gruppo e presidente di Tassoni, Matteo Lunelli - non potrebbero che restare invariati, a partire dai cedri diamante di Calabria.

Il gin
Altra novità è il Distilled dry gin, la cui nuova ricetta è nata dalla collaborazione con Bruno Varzan, campione mondiale dei bartender con alle spalle prestigiose affermazioni in gare d’alto livello «flair». Il superalcolico «made in lago di Garda» è stato distillato in antichi alambicchi in rame utilizzati da Tassoni dal 1872. Gli aromi sono ottenuti da nove piante botaniche selezionate che comprendono cedro diamante, foglie di fico, foglie di alloro, ginepro, coriandolo, bergamotto, angelica, rosa centifolia e iris.
Nella storia
Entrata a far parte del Gruppo Lunelli nel 2021, Tassoni è nata come spezieria a metà Settecento a Salò, dove ancora oggi si trovano la sede e la produzione delle bevande. La storia dell’attività, come tutto quello che affonda le sue radici nei secoli passati, è curiosa. Nella spezieria, una bottega-laboratorio specializzata in medicamenti con erbe e piante, la famiglia Bondoni produceva e vendeva diversi distillati con proprietà medicamentose, tra cui l’acqua di cedro ottenuta dalle scorze dei cedri coltivati negli agrumeti della zona del Garda. Nel 1793 la spezieria è diventata farmacia, e nel 1868 è diventata proprietà del marchese Nicola Tassoni, che gli ha dato il suo nome prima di cederla nel 1884 a Paolo Amadei. Lo sciroppo da miscelare con l’acqua è del 1921, ma sono gli anni Cinquanta quelli in cui il prodotto è diventato la bibita gassata in bottiglietta di vetro come la conosciamo oggi. Nel 2022, primo anno intero a conduzione Lunelli, la Tassoni ha fatturato 12 milioni di euro e messo sul mercato, soprattutto italiano, 22 milioni di bottigliette di Cedrata. A Salò oggi lavorano 30 dipendenti.
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