Storia, arte e industria punti di contatto tra Brescia e India

La Vittoria Alata, la visita in Pinacoteca, il summit tra l’Auditorium di Santa Giulia e i marmi del Museo di Santa Giulia. I due giorni italo-indiani sono stati per Brescia molto più di un meeting economico: hanno rappresentato una finestra attraverso la quale un Paese di oltre 1,4 miliardi di abitanti ha potuto ammirare la città. «Per Brescia si tratta di un’occasione di promozione davvero importante - ha confermato la sindaca Laura Castelletti -, e testimonia come il lavoro di squadra e istituzionale, portato avanti in prima persona dall’onorevole Casasco, premi sempre».
Lodi e apprezzamenti nei confronti della città, troppo sentiti e circostanziati per essere un semplice pro forma, sono arrivati direttamente dal ministro indiano Piyush Goyal, che della Leonessa d’Italia ha lodato non solo la vocazione industriale «ma anche quell’aura di Storia secolare che la ammanta». In questo senso la presidente della Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli, che insieme a Castelletti e al direttore Stefano Karadjov ha accompagnato la delegazione estera nell’area archeologica «Brixia Romana», ha tracciato un parallelismo tra la Leonessa, e per l’estensione l’Italia, e l’India.
«Nel vostro Paese ho sentito il passato vivere e modellare il presente» le parole di Bazoli, traccia di una cultura millenaria che tra tantissime differenze trova punti di contatto con quella del Belpaese. Ecco spiegate in parte quelle affinità elettive che legano due territori, due nazioni secondo talune visioni, così distanti tra di loro. E in mezzo per qualche giorno Brescia. Più di qualche giorno nei disegni di Antonio Tajani, che parlandone ha voluto ricordare il suo passato, proiettato però nel futuro con quella dicitura di «Leonessa d’Italia» che a tanti ha fatto lustrare gli occhi.
Turismo
Chi a Brescia vive e produce non poteva certo nascondere ieri una punta di orgoglio, nemmeno un manager di caratura internazionale come Giovanni Gorno Tempini che non ha esitato a ricordare alla platea del Forum «come questa sia la mia città natale», e che per i cento ospiti indiani non può che tramutarsi in forte curiosità. Anche perché uno dei futuri sbocchi in termini di business potrebbe essere quello turistico. «Noi vi invitiamo a visitare il nostro bellissimo Paese - ha detto Goyal -, ma non possiamo che essere attratti dalle vostre bellezze».

Cinema e televisione in questo ambito potranno funzionare da catalizzatore e amplificatore, con l’enorme mercato di Bollywood che proprio nel Bresciano, in primis sul Garda, potrebbe trovare location adatte per i suo film. Ecco spiegata la presenza ieri tra il pubblico di Kabir Bedi, indimenticato Sandokan della tv italiana, idolo in patria «e possibile ambassador di questa unità d’intenti, anche in campo artistico, tra i nostri due Paesi».
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