La ristorazione a Brescia cala ma non crolla: attività -2,5% in 7 anni

Il settore della ristorazione nella provincia di Brescia ha dimostrato una notevole capacità di resistenza tra il 2019 e il 2025. A fronte di un calo complessivo nell’area della Lombardia Orientale (Brescia, Cremona e Mantova), la flessione bresciana è stata più contenuta rispetto a quella delle province vicine. Lo sostiene un’analisi della Fiepet (Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici) di Confesercenti della Lombardia Orientale,
Dati
Nel 2019 la provincia di Brescia contava 7.838 imprese della ristorazione, scese a 7.642 nel 2025: una contrazione di 196 attività, pari al -2,5%. Nonostante la riduzione, la base resta molto ampia: Brescia rappresenta circa tre quarti del totale delle imprese delle tre province considerate.
Un fattore chiave della resilienza è il bacino turistico e urbano più esteso, che sostiene la domanda. Inoltre, con 49.057 addetti nel 2024 (media di 6,4 per impresa), il settore si conferma ad alta intensità occupazionale. Questo dato riflette un trend: se le microimprese più fragili faticano a sopravvivere, le realtà più solide e innovative, spesso legate al turismo, resistono meglio.
Confronto con Cremona e Mantova
- Cremona: da 2.041 a 1.958 imprese, in calo del 4,1%.
- Mantova: da 2.311 a 2.058 imprese, in calo dell’11%, il più marcato dell’area.
Nel complesso la Lombardia Orientale registra un -4,4% di imprese della ristorazione tra 2019 e 2025. In questo scenario, Brescia si conferma la locomotiva del settore, con il 65,5% delle imprese totali dell’area nel 2025.
Fiepet
La stessa Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici ha annunciato che Emilio Zanola, titolare della Trattoria Castello di Serle, è stato confermato alla presidenza di Fiepet, associazione di categoria che riunisce bar ristoranti e catering e parte di Confesercenti della Lombardia Orientale. Così ha stabilito l’assemblea che si è tenuta nei giorni scorsi, e che per Mantova ha visto confermato il presidente Stefano Solci. Nuovo ingresso, invece, a Cremona con l’elezione di Enrico Tinelli.

Nel suo discorso di ringraziamento Zanola ha ricordato come «Fiepet non sia solo un’associazione di categoria ma una vera rete di servizi di tutela e rappresentanza, che con Confesercenti lavora ogni giorno – spesso silenziosamente, ma con costanza – per dare risposte concrete alle imprese della ristorazione. Con questo spirito di impegno e concretezza guardiamo al futuro, pronti a difendere le nostre attività e a sostenerle nell’innovazione e nella crescita».
Battaglie vinte e aperte
Diverse le battaglie vinte in questi anni: dalla regolamentazione dei dehor ai passi avanti sulle recensioni online per garantire maggiore trasparenza e tutela delle imprese, fino alle conquiste sui buoni pasto con commissioni più sostenibili e condizioni più eque e al rinnovo del Ccnl del settore, che rappresenta un traguardo importante per dare regole certe e dignità al lavoro nei pubblici esercizi.
Le sfide ancora aperte riguardano invece il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che limita la crescita delle imprese; il contrasto al dumping contrattuale, che rischia di minare la leale concorrenza e di svalutare il lavoro; la sicurezza, con i pubblici esercizi che sono presidio sociale ma al tempo stesso esposti a rischi; la concorrenza sleale di sagre e feste popolari, che operano senza rispettare le stesse regole cui siamo sottoposti noi; la crescita dei costi fissi, dalle materie prime all’energia, che spesso non possono essere trasferiti sui prezzi e vengono assorbiti dalle imprese.
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