Economia

L’economia bresciana è sempre più terziarizzata

Elio Montanari
Ma non perde la vocazione manifatturiera. Sono 117.263 le imprese del territorio: crescono i comparti dei servizi (+8,7%), cala l’industria (-8,3%)
Il settore delle attività immobiliari registra una delle crescite maggiori
Il settore delle attività immobiliari registra una delle crescite maggiori
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Poche centinaia di imprese registrate separano il dato di Movimprese-Infocamere aggiornato al secondo trimestre 2025 da quello dello stesso periodo del 2019, poiché le attuali 117.263 imprese si confrontano con le 117.687 di prima della pandemia. Uno scarto negativo di sole 424 imprese, pari al -0,4%.

Praticamente non è cambiato niente considerando il totale delle imprese registrate in provincia di Brescia ma, a ben vedere, pur nel breve volgere di un sessennio, è cambiata la composizione delle attività economiche private nel Bresciano, con settori in cui cresce il numero di imprese e altri in cui si riduce il volume delle attività.

In sei anni sono diminuite le imprese del settore industria © www.giornaledibrescia.it
In sei anni sono diminuite le imprese del settore industria © www.giornaledibrescia.it

La radiografia

In sintesi estrema: cresce nettamente il numero delle imprese registrate nelle attività dei servizi (+3.903 imprese, pari al +8,7%), mentre si riducono quelle dell’industria (-1.314, -8,3%), del commercio (-1.906, -7,5%), dell’agricoltura (-696, -7,1%) e, in misura minore, delle costruzioni (-298, -1,7%).

Confrontando il quadro delle 117.263 imprese registrate nel 2° trimestre del 2025 con quello dello stesso periodo del 2019 possiamo apprezzare, analizzando il dettaglio delle attività economiche, i comparti nei quali cresce il numero delle imprese e quelli dove, invece, le imprese sono in riduzione.

È interessante osservare come aumenta il numero delle imprese in quasi tutti i comparti dei servizi, con un incremento notevole nelle «Attività professionali, scientifiche e tecniche» (+1.909 imprese, pari al +33,6%) ma anche nelle «Attività finanziarie e assicurative» (+513, +16,7%), nei «Servizi di supporto alle imprese» (+383, +9,8%) così come le «Attività immobiliari» (+377, +4,3%), i «Servizi di informazione e comunicazione» (+348, +13,3%), le «Altre attività di servizi per la persona» (+281, +5,1%) e le «Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento», che, tra il 2019 e il 2025, vedono aumentare di 217 le imprese registrate (+12,9%).

Nell’ambito dei servizi rimane sostanzialmente invariato il numero delle imprese dei «Trasporti e magazzinaggio» mentre in contrazione sono solo le «Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione», con una riduzione di 377 imprese registrate, pari al -4,1%.

Nell’industria

Nell’ambito delle attività dell’industria il dato significativo interessa le «Attività manifatturiere» che tra il 2° trimestre 2019 e lo stesso periodo del 2025 vedono ridursi di 1.345 le imprese registrate, con un saldo negativo del -8,8%.

La riduzione del numero delle imprese interessa quasi tutti i comparti, con numeri più rilevanti nelle attività tradizionali della «Confezione di articoli di abbigliamento» (-302 imprese, -22,7%) e della «Fabbricazione di prodotti in metallo» (- 396, -7,3%) ma con incidenza maggiore nella «Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi» (-39 imprese, -28,5%).

Minore la contrazione del numero delle imprese nella «Fabbricazione di prodotti chimici» (-4 imprese, -3%) e nelle «Industrie alimentari» (-37, -4%) mentre in assoluta controtendenza sono le attività della «Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature» che, tra il 2019 e il 2025, vedono aumentare di ben 233 il numero delle imprese registrate, pari al +19,7%.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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