Economia

Prezzo del latte, accordo a 53 centesimi per litro nei primi tre mesi 2026

Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida: «Valore più alto d’Europa». Soddisfatte le associazioni di categoria
Un allevamento per la produzione di latte - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un allevamento per la produzione di latte - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il prezzo del latte sarà fissato a 54 centesimi al litro per gennaio 2026, 53 per febbraio e 52 per marzo. Un «prezzo doppio» quindi di 53 centesimi medi. È stato stabilito ieri sera durante il tavolo convocato dal ministero dell’Agricoltura con le associazioni dell’intera filiera lattiero-casearia, dagli allevatori all’industria della trasformazione. L’accordo comprende anche un pacchetto di misure per sostenere l’internazionalizzazione e l’introduzione di un meccanismo volto a evitare il superamento della propria media produttiva.

«Insieme a industriali e agricoltori abbiamo chiuso ieri un accordo per i primi tre mesi con il prezzo più alto d'Europa, un risultato reso possibile grazie agli industriali che hanno riversato il loro ottimo business per evitare speculazioni» ha commentato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Le associazioni

Soddisfatte anche le associazioni di categoria. «Abbiamo raggiunto un accordo che garantisce il ritiro di tutto il prodotto e definisce un prezzo per i prossimi tre mesi, dando certezza agli allevatori» ha evidenziato il presidente nazionale di Coldiretti, il bresciano Ettore Prandini. «Siamo soddisfatti, ma con il piede alzato – ha aggiunto Francesco Martinoni, presidente della federazione Latte di Confagricoltura nazionale e presidente onorario di Confagricoltura Brescia –. Anche il secondo trimestre 2026 potrebbe presentare criticità, sebbene storicamente da giugno in avanti il mercato riprende grazie a un calo delle produzioni e a una maggiore richiesta di latte per i formaggi freschi. Certo, la riduzione produttiva peserà soprattutto su chi ha investito, ma in cambio c’è la garanzia di un prezzo remunerativo rispetto ai costi di produzione. È un risultato che giudichiamo complessivamente positivo: si poteva forse fare di più, ma oggi rappresenta il massimo che si poteva ottenere in questo contesto».

Contesto segnato da forti criticità per il comparto nazionale, con Brescia prima provincia lombarda per produzione con 1,7 milioni di tonnellate di latte consegnati nel 2024, a fronte di un forte aumento della produzione in altri Paesi europei, in particolare Germania, Francia e Olanda, che rischia di far rimanere invendute sul mercato le eccedenze.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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