Piano Transizione 4.0: le risorse sono completamente esaurite

A comunicarlo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Non saranno accettate nuove prenotazioni da parte delle aziende
Piano Transizione 4.0 - © www.giornaledibrescia.it
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato che le risorse destinate al Piano Transizione 4.0 sono completamente esaurite, a seguito della forte accelerazione registrata nelle ultime settimane. Un esito anticipato che segna un momento critico per molte aziende che avevano pianificato investimenti strutturali confidando nella disponibilità del credito d’imposta.

Alla data odierna, non sono più accettate nuove prenotazioni: tutte le richieste che arriveranno oltre la soglia stabilita e inviate entro i termini restano valide, ma l’accesso effettivo alle agevolazioni resta subordinato alla disponibilità residua e all’ordine cronologico, con il rischio che alcune richieste restino in «lista d’attesa».

«Siamo di fronte a una gestione del 5.0 e del 4.0 indecorosa, con una comunicazione non degna di un Paese civile» attacca Alberto Bertolotti in questo senso, ceo della società di finanza agevolata Ibs Consulting.

Iperammortamento 2026

Con l’esaurimento del Piano 4.0, le imprese devono già orientarsi alla prossima misura agevolativa, l’iperammortamento 2026, previsto dalla legge di Bilancio attualmente in fase di approvazione.

Ecco i punti chiave da tenere presenti:

  • L’iperammortamento 2026 prevede che gli investimenti in beni strumentali nuovi (materiali e immateriali) effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026 siano agevolabili, con possibilità di consegna fino al 30 giugno 2027, a condizione che entro il 31 dicembre 2026 siano stati accettati l’ordine e versato un acconto almeno pari al 20%.
  • Le aliquote di maggiorazione del costo deducibile sono:
  • Per investimenti «standard» 4.0: +180% fino a 2,5 milioni euro, +100% da 2,5 a 10 milioni euro, +50% da 10 a 20 milioni euro.
  • Per investimenti «green» (ovvero che consentono efficientamento energetico): +220% fino a 2,5 milioni euro, +140% da 2,5 a 10 milioni euro, +90% da 10 a 20 milioni euro.

Beni agevolabili: beni strumentali nuovi «Industria 4.0»(allegati A e B della legge 232/2016), software 4.0, impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo e sistemi di accumulo.

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