Economia

Nucleare in Italia: in un anno decreti su mini reattori, sicurezza e rifiuti

Via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge: «Un intervento per sfatare i tabù». Prevista anche la creazione di un’autorità amministrativa indipendente
Una centrale nucleare in Repubblica Ceca - © www.giornaledibrescia.it
Una centrale nucleare in Repubblica Ceca - © www.giornaledibrescia.it
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Una legge delega in quattro articoli con un respiro di 12 mesi per inquadrare le norme sul nuovo nucleare. Arriva, con il via libera atteso dal Consiglio dei Ministri il ddl che indica alcuni pilastri per organizzare la produzione e la gestione dell’energia nucleare in Italia.

Un nucleare diverso dal passato, definito sostenibile, che si baserà su piccoli impianti, small reactor diffusi sul territorio. Un intervento «per sfatare un tabù» e «spiegare che cosa fare per dare al Paese sicurezza e una struttura di controllo e cosa dare alle future generazioni vista l’esplosione prevista della domanda di energia», come ribadisce il ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo energetico Gilberto Pichetto Fratin.

In dettaglio, in base all’ultima bozza visionata, entro un anno dalla pubblicazione in Gazzetta del provvedimento dovranno essere adottati «uno o più decreti legislativi» per disciplinare la produzione da fonte nucleare sostenibile sul territorio nazionale, anche ai fini della produzione di idrogeno, «la disattivazione e lo smantellamento degli impianti esistenti, la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, la ricerca, lo sviluppo e l’utilizzo dell’energia da fusione, nonché la riorganizzazione delle competenze e delle funzioni in materia, anche mediante riordino e modificazioni della normativa vigente».

Il ministro Pichetto Fratin - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il ministro Pichetto Fratin - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

I decreti dovranno, tra le altre cose, definire i criteri e i procedimenti per la localizzazione, su istanza dei proponenti, degli impianti di produzione di energia da fonte nucleare sostenibile «nel rispetto delle norme tecniche e degli standard di sicurezza previsti dalla normativa nazionale, europea ed internazionale, tenuto altresì conto, ove applicabile, della disciplina generale in materia di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti per la produzione di energia».

La sperimentazione, la costruzione o installazione, l’esercizio degli impianti saranno soggetti a «procedimenti abilitativi integrati di competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica». Il titolo abilitativo sostituirà «ogni provvedimento amministrativo, autorizzazione, concessione, licenza, nulla osta, atto di assenso, comunque denominato, ad eccezione dei provvedimenti di valutazione ambientale». La delega prevede inoltre «di valutare l’istituzione di un’autorità amministrativa indipendente per la sicurezza nucleare».

L’Anci ha chiesto e ottenuto che i Comuni siano coinvolti nelle consultazioni qualora si proceda all’individuazione ex ante di aree aventi le caratteristiche per ospitare gli impianti, con la valutazione di adeguate misure di compensazione per i territori interessati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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