Economia

Maggioranza semplificata per il «sì» al 110% del condominio

Bastano i proprietari che rappresentano Almeno un terzo Del valore dell’edificio
Il Superbonus è utilizzabile anche dai condomini - © www.giornaledibrescia.it
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Mettere d’accordo gli inquilini di un condominio sull’opportunità di migliorare le condizioni dell’edificio con i lavori agevolabili al 110% non è sempre facile. Per partire però è il nodo cruciale della questione. L’articolo 63 «semplificazione procedimenti assemblee condominiali», del decreto legge numero 104 del 14 agosto 2020, precisa che «le deliberazioni dell’assemblea che hanno come tema l’approvazione degli interventi agevolabili con il superbonus, sono valide se incassano il sì della maggioranza degli intervenuti alla seduta, che devono rappresentare almeno 1/3 del valore dell’edificio».

La delibera votata dalla maggioranza vincola i condomini. «In termini di legge le cose stanno così - spiega il presidente di Anaci Brescia, Francesco Chiavegato, alla guida degli amministratori di condominio della nostra provincia dall’anno scorso -. La linea di condotta di Anaci comunque prevede il raggiungimento dei 500 millesimi, una quota che consente di lavorare con più serenità, anche perchè nei condomini le cifre da investire in riqualificazioni energetiche o anti-sismiche sono importanti". Per agire al riparo da inconvenienti l’assenso dell’assemblea non è che il primo passo. Arrivare all’apertura del cantiere e alla consegna dei lavori infatti ne prevede molti altri.

«Va sgomberato il campo dall’idea che i lavori possono essere eseguiti gratis - precisa Chiavegato -. Il condominio deve affidarsi a un squadra di professionisti esperti nelle varie materie, quindi oltre all’amministratore ci devono essere l’avvocato, un operatore termotecnico, il tecnico dei lavori edili, e il commercialista. I professionisti non lavorano gratis, ma considerato il ritorno dal punto di vista patrimoniale ne vale la pena, anche perchè un immobile con un valore medio di 2.000 euro al metro dopo l’intervento può arrivare a 2.500 se non a 3.000, anche se poi dipende dalle zone in cui ci si trova».

Al di là dell’apprezzamento economico, la presenza di esperti può servire a garantire l’accesso alle agevolazioni del 110%. «I professionisti che conoscono la materia sono indispensabili per seguire le pratiche correttamente e evitare che con un controllo l’Agenzia delle entrate decida di non accordare il superbonus, e in più magari multare per difetti di forma della procedura o per i prezzi troppo elevati».F.A.

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