Economia

Industria, a Brescia a inizio 2025 ottavo trimestre consecutivo in calo

La Redazione Web
A dirlo l’elaborazione del Servizio Studi della Camera di Commercio su dati Unioncamere. Saccone: «Quadro ancora instabile. Speranza nel piano della Germania, nel calo dei prezzi delle materie prime e in un chiarimento sul tema dazi»
Un'industria bresciana - © www.giornaledibrescia.it
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I dati del primo trimestre 2025 relativi all’economia bresciana confermano una volta di più le difficoltà che il tessuto produttivo nostrano sta vivendo. 

La produzione industriale bresciana ha fatto infatti registrare una diminuzione dello 0,3% sul trimestre precedente (congiunturale) e un -1,1% rispetto all'analogo periodo di riferimento dello scorso anno (tendenziale), segnando così l'ottavo trimestre consecutivo con segno negativo. Ad evidenziarlo sono i dati di Unioncamere Lombardia, presentati questa mattina in Regione ed elaborati dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia.

Settori industriali

I settori che registrano le migliori performance sono: legno/mobilio (+17,5% su base annua), carta-stampa (+3,61%), alimentari (+2,5%); in difficoltà, invece, i settori dei mezzi di trasporto (-9,7%), della chimica (-7,1%), della gomma-plastica (-5%) e delle pelli/calzature (-3,3%).

Per quanto riguarda il fatturato, l'industria bresciana registra, complessivamente, una crescita dello 0,5% rispetto all'analogo periodo di riferimento dello scorso anno, mentre gli ordinativi registrano un sostanziale stallo. Si mantiene positivo il dato sull'occupazione che evidenzia una crescita del dello 0,3% nel trimestre.

Le aspettative degli imprenditori riguardo alla produzione dell'industria manifatturiera per il prossimo trimestre sono però moderatamente positive, in quanto si evidenzia un'aspettativa in aumento nel 27,3% dei casi, una stabilità nel 50,8% dei casi.

Artigianato

Il settore dell'artigianato ha invece fatto registrare una diminuzione della produzione dello 0,3% sul trimestre precedente, del -2% rispetto all'analogo periodo di riferimento del 2024. I settori che registrano le migliori performance, su base annua, sono: pelli/calzature (+12,6%), tessile (+11,7%), legno mobilio (+3,6%) e gli alimentari (+1,7%); segno negativo, invece, per i settori della siderurgia (-5,5%), dei minerali non metalliferi (-4,6%), della carta/stampa (-4,1%) e della meccanica (-3,7%).

Per quanto riguarda il fatturato registra una diminuzione del -1,3% rispetto all'analogo periodo di riferimento dello scorso anno, mentre gli ordinativi registrano un una diminuzione del -1,2%. Negativo anche il dato sull'occupazione che evidenzia un calo del del -0,3%.

Le aspettative degli imprenditori rimangono, a differenza dell’industria, negative in quanto si evidenzia un'aspettativa in aumento nel 17,3% dei casi, e in diminuzione nel 25,4% dei casi (stabilità nel 57,3% dei casi).

Commercio

Sul fronte commercio invece il calo del fatturato è dello 0,4% rispetto all'analogo trimestre dell'anno precedente (prima diminuzione dal gennaio 2021), mentre riguardo le aspettative degli imprenditori la percentuale di coloro che si aspettano fatturati in diminuzione per il trimestre successivo ammonta al 22,8%, mentre la percentuale di quanti si aspettano un aumento del fatturato ammonta al 22,1% (stabilità nel 55,1% dei casi). Il settore registra, riguardo all'occupazione, un saldo positivo, nel trimestre, dello 0,2%

Servizi

Infine i servizi : +0,9% di fatturato rispetto all'analogo trimestre dell'anno precedente (crescita in lieve diminuzione rispetto a quelle registrate nei mesi precedenti), mentre riguardo le aspettative degli imprenditori ammonta al 6,9% la percentuale di coloro che si aspettano fatturati in diminuzione per il trimestre successivo. Rimane però alta la percentuale di quanti si aspettano stabilità (82,7%) o un aumento del fatturato (10,4%). Quanto all'occupazione, il settore registra un saldo positivo del 5,9%.

Roberto Saccone

Roberto Saccone - © www.giornaledibrescia.it
Roberto Saccone - © www.giornaledibrescia.it

«In un quadro generale ancora piuttosto instabile, soprattutto a causa dei continui e repentini mutamenti delle decisioni del Governo Usa in merito all'applicazione di nuovi dazi – commenta il presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone - l'economia bresciana stenta a uscire da una situazione che la vede registrare, anche nel primo trimestre 2025, un sostanziale stallo degli ordinativi e un calo della produzione industriale.

Tale situazione è largamente imputabile alla crisi del mercato tedesco, tenuto conto che ben il 17,3% dell'export bresciano è rivolto proprio alla Germania. Minor impatto sembra, per il momento, avere la tematica dei dazi degli Stati Uniti, mercato dove comunque Brescia esporta un significativo 7,8% del suo export.

L'auspicio è pertanto è che i picchi negativi siano alle spalle e che si possa gradualmente andare verso segni positivi. Anche il calo dei costi delle materie prime e il piano tedesco di investimenti in infrastrutture (500 miliardi di euro in 10 anni), inducono a un moderato ottimismo per il prossimo futuro. Si spera quindi che prosegua il processo di disinflazione nell'area euro e si definisca un definitivo positivo chiarimento sull'applicazione dei dazi Usa, che induca i consumatori a un maggior ottimismo e a una conseguente ripresa dei consumi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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