Il buonsenso che va all'ammasso: pensioni e debiti, è ora di dire la verità

A qualcuno non è andato giù un Fritto Misto degli ultimi. Posso anche capire: il Fritto Misto non è per tutti. Al di là ed oltre le riserve dei dietologi, questo Fritto Misto altro non vuol essere che un piatto settimanale dove una persona che si ritiene minimamente attrezzata cerca di dire delle cose che - attenti - non necessariamente sono predigerite. Cerco di dire, con qualche libertà e magari anche cialtroneggiando qua e là, alcune cose di buonsenso. Così almeno come le vedo io. Non è un piatto (per chiudere la banale metafora culinaria e il soffietto d'inizio) che possa andare bene a tutti. Me ne farò una ragione.
Detto questo torno sulle tasse, sulla giostra delle promesse elettorali, sui conti che tutti sembrano far finta di dimenticare. Cerco di fare un discorso di buonsenso. Mi sento di rivolgermi ai tanti padri e madri che debbono mandare avanti con decoro la propria casa. Tendenzialmente, una famiglia normale cerca di avere meno debiti possibili. Magari ovviamente ne ha fatti, classicamente per il mutuo della casa. Ma, immagino, prima ancora che la banca, saranno stati loro (i nostri papà e mamme) a fare i conti, a dire entra tot. esce tot, sì fino a X euro al mese ci arriviamo a pagare il mutuo: staremo attenti un po' alle spese, magari nei primi anni si farà qualche ora in più, e anche i ragazzi nei mesi liberi dalla scuola una qualche mano potranno darcela. E via elencando tante altre cose di buonsenso.
Fioriscono i bonus
Ora, ho l'impressione che questi stessi padri e madri di gran buonsenso, quando arriva la campagna elettorale perdano la trebisonda. Meglio: gliela fanno perdere. Anzitutto quasi nessuno gli ricorda che l'Italia è un Paese con molti debiti e i padri e madri di buon senso la prima cosa che vorrebbero fare è onorare i debiti (il mutuo) che hanno fatto: per decoro prima, e poi perché se non paghi son guai. Quindi abbiamo tanto debito e solo un mezzo escamotage degli ultimi anni ha fatto sì che un bel pezzo di questo debito (siamo sul 25%) sia stato acquistato dalla Bce: senza questi acquisti saremmo vicini al fallimento.Non di meno, in tutti questi anni (e adesso non parliamone) è stato un fiorire di contribuzioni a pioggia, di voucher, di bonus, di integrazioni eccetera. E i politici con poco senno (ma uso un clamoroso eufemismo) contribuiscono a fare perdere il buonsenso a molti di noi. Perché è abbastanza evidente che se tu, che sei in alto, il più in alto di tutti, tu che sei il leader e che sa (o dovrebbe sapere le cose) se cominci a dire che certamente si potrà erogare un bonus di 80 euro a milioni di italiani (costo una decina di miliardi l'anno), poi c'è il reddito di inclusione, poi (cambiando leader e sigle partitiche) c'è il reddito di cittadinanza, poi c'è chi abolisce l'Imu, chi vuole portare tutte le pensioni minime a mille euro, chi promette nuove dentiere per tutti; poi c'è chi vuol mandare tutti in pensione il più presto possibile (un abominio: pagare la gente che ha un lavoro per farla stare a casa!).
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La pantomima delle tasse da abbassare
E naturalmente mi sono dimenticato di alcune cose che ci portiamo dietro negli anni e quindi, anno dopo anno, il debito cresce: una stratificazione di debiti che, anche se cambio direttore d'orchestra, fai poi fatica a cancellare. Ma ditemi voi, padri e madri di buonsenso, se una persona seria non deve cercare di abbassarlo il debito, non di aumentarlo. È mai possibile che dobbiamo fare 30-40 miliardi ogni anno per sostenere queste elargizioni? E il tutto - ovviamente - dentro la cornice e il mantra dell'abbassare le tasse. Dobbiamo abbassare le tasse, flat tax al 15-23% e non si capisce (come già detto) perché non al 10%. Meno tasse sul lavoro (obiettivo nobile, intendiamoci) ma se ci sono meno tasse chi pagherà le pensioni, anche di chi potrà andare con le diverse Quote? Ed è un po' di anni che questa vergognosa pantomima va avanti: chi la spara più grossa è premiato dagli elettori. È qui che toppano i nostri padri e madri campioni del buonsenso in casa propria.
Ad evitare equivoci: bisogna dare una mano a chi è in difficoltà, se si sta dalla parte degli ultimi non sbagli mai, mi diceva il mio maestro. D'accordo, va bene, ma bisogna che la baracca stia in piedi: e quindi si dà ma si deve dire dove si andrà a prenderli i soldi. Ma come, l'ha detto Lei: si va alla Bce, si potrebbe obiettare. Ecco, per l'appunto: fino a quando la Bce e i mercati continueranno a darci soldi e, comunque vada, prima o poi bisognerà anche restituirli questi soldi. Il bancario che ci ha prestato i soldi per il mutuo potrebbe chiudere un occhio se saltiamo, dico per dire, una-due rate. Ma se scopre che non paghiamo le rate perché abbiamo preso una Tesla qualcosa avrà pure da dire. O no?
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