Giacomo Maiolini si lancia nella moda: magliette e felpe col marchio Drhope

Dalla musica alla moda, mettendosi in gioco con determinazione. Giacomo Maiolini è un discografico bresciano, fondatore e titolare di Time Records, che in poco meno di quarant’anni di carriera ha venduto oltre 100 milioni di dischi e superato i 5 miliardi di streaming con gli artisti passati per la sua etichetta, che gli hanno fatto incamerare pure due Grammy Awards (gli Oscar di settore) e innumerevoli dischi d’oro e di platino: cifre da record, che ne fanno quasi certamente l’italiano al top di categoria.
Non è un temerario, ma non si sottrae alle sfide, se ritiene di poter rappresentare un valore aggiunto, «di poter raggiungere risultati importanti»: è con questo spirito che, a 60 anni, Maiolini ha accettato la proposta di un rete di prestigiosi negozi di prêt-à-porter (inizialmente una trentina, che ne hanno cooptati altrettanti in un secondo momento) per creare una linea di magliette e felpe, con la quale il 15 maggio verrà lanciato il nuovo brand Drhope, che a Brescia troverà casa da «Penelope» e «Boysloft».Obiettivo total look
È Maiolini stesso a definire le coordinate dell’avventura: «Abbiamo iniziato con una "capsule" di 5 magliette e 5 felpe, ciascuna di esse declinata in differenti colori. Ma l’obiettivo a medio termine è di arrivare al total look, ad una vera e propria linea. Per ora, si va dalla maglietta e dalla felpa più cool a quelle più commerciali, con un'ampiezza di gamma che rappresenta il mio eclettismo: come accade con i dischi, non mi pongo limiti, coprendo più target, anche di età, dai teen-ager in su». Quindi Maiolini mette a fuoco il modo in cui ha svolto il proprio ruolo creativo: «Non disegno direttamente, come d’altronde non compongo musica personalmente. I committenti mi hanno affiancato un giovane e bravo designer, Nicholas Martin Garcia (che ha collaborato, tra gli altri, con lo stilista Roberto Cavalli, ndr), il quale ha tradotto su carta le mie idee: è stato un processo articolato, fatto di dialogo e discussioni, difficile ma appagante, anche perché c’è stata da subito sintonia all’interno del gruppo di lavoro».
Per una maglietta in particolare, Maiolini ha anche coinvolto il milanese Pietro Terzini, che con le sue inconfondibili scritte è uno degli artisti pop più amati dalla generazione Z. Maiolini ci confida di non aver subito contraccolpi nel passaggio da un settore di cui padroneggia ogni aspetto ad uno che aveva finora visto solo dall’esterno: «A parte le ovvie differenze tra musica e moda, il criterio che ho applicato è il medesimo: fare solo cose che piacciono a me. Dunque, nel caso specifico, realizzare capi che indosserò io stesso...». Infine, conclude: «Navigando in un mare nuovo, ho voluto garanzie su tante cose, controllando in prima persona qualità delle stoffe, lavorazione, marketing, comunicazione: ci metto faccia e nome, e siccome sono un perfezionista, voglio che tutto sia fatto al meglio».
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