Cultura

Festa grande per il compleanno di Maiolini: tanti ospiti, da Linus a Renzo Rosso

All'Area Docks di Brescia, ieri riservata ai soli invitati, sono convenuti oltre 300 amici a festeggiare i 60 anni del fondatore di Time Records
  • La festa di compleanno di Giacomo Maiolini a Brescia
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Una festa di compleanno con un «parterre de roi» (anche) sul versante artistico, nomi di livello internazionale sul palco e iconici dj di fama planetaria in consolle. All'Area Docks di Brescia, ieri riservata ai soli invitati, sono convenuti oltre 300 amici a festeggiare il 60º di Giacomo Maiolini, fondatore e deus ex machina di Time Records, etichetta bresciana dagli innumerevoli primati.

Party sì, ma solidale

Capace, una volta di più, di far coincidere dentro un unico contenitore un gran numero di performer, concentrati in una serata che aveva pure un ampio risvolto benefico: il padrone di casa non ha infatti voluto regali per sé, bensì donazioni alla OTB Foundation, onlus che si occupa di primi interventi nelle situazioni di emergenza (attualmente è impegnata nella raccolta fondi a sostegno delle popolazioni di Siria e Turchia colpite dal terremoto), creata dallo stilista e imprenditore Renzo Rosso, il patron di Diesel, che è intervenuto personalmente per ringraziare del supporto.

Ospiti vip

Con Rudy Zerbi a fare da conduttore, la festa è stata un susseguirsi di interventi musicali senza quasi pause. Ad aprire (letteralmente) le danze i Terraross, collettivo delle Murge che ha stregato pure Madonna e che ha scaldato l'atmosfera coinvolgendo la platea in un vortice di suoni e cromatismi etnici - dalla taranta al sirtaki, passando per la pizzica - proposti su ritmi quasi da disco. Poi è arrivato il momento di Linus, icona della radio italiana, che ha scherzato sulle proprie abitudini «pantofolaie» («Ci voleva Giacomo per farmi far tardi questa sera!») ed ha passato il testimone a Dj Duappo, ovvero suo figlio Michele, che ne sta raccogliendo l'eredità pure in consolle.

Playlist by Bob Sinclair

È stato invece Claude, cantante olandese di origini congolesi, a inaugurare la fase internazionale dell'happening, eseguendo dal vivo «Ladada», hit lanciata proprio dalla Time Records, in testa a molte classifiche di ascolto. Fase che è proseguita - dopo lo spumeggiante intermezzo con le scelte dance di Albertino, altro top dj e conduttore radiofonico con il quale Maiolini ha da anni un rapporto di stretta amicizia - all'insegna di una selezione glamour immaginata dalla star planetaria Bob Sinclar, accompagnato dal cantante parigino Quinze (suo il featuring per il nuovo singolo di Sinclar, in uscita nei prossimi giorni), prima della chiusura con il «dj set vynil» del novarese Zio Peter.

Tra i molti ospiti, oltre ad amici, familiari e collaboratori di Maiolini, c'erano personaggi del mondo dello spettacolo, dell'imprenditoria e della moda, tra cui il nuovo presidente di Warner Music Italia, Pico Cibelli, e il regista Mimmo Calopresti (autore nel 2000 del magnifico «Preferisco il rumore del mare»).

100 milioni di dischi

Se parliamo di numeri, quelli messi in vetrina da Maiolini in quasi otto lustri di carriera sono impressionanti: oltre 100 milioni di dischi venduti, 5 miliardi di streaming superati di slancio, 2 Grammy Awards e tanti dischi di vari metalli pregiati conquistati con i suoi artisti. Lui ama poco i consuntivi, e anche nel breve discorso che ha tenuto nel corso della serata, prima del taglio della torta, ha preferito parlare di percorso, più che di bilanci: «Sessanta è la nuova tappa di un lungo viaggio che ha dell'incredibile, ma che ho affrontato con una passione grandissima: un viaggio con molte salite, qualche discesa e pure coincidenze, come quella che ha cambiato il mio destino…».

Quella sveglia che non suonò

Quindi ha raccontato proprio la situazione da «sliding doors» che gli ha fatto imboccare la strada che lo ha condotto dov'è adesso: «La mia vecchia sveglia a molla non ha suonato la mattina in cui avevo un colloquio per l'assunzione in banca, un contatto che mi aveva procurato una prof alla fine degli studi di Ragioneria. Mi svegliai tardi, partii lo stesso, pur capendo che non sarei mai arrivato in orario, ma dopo dieci minuti decisi di tornare a casa…».

Il mondo ha perso un bancario, ma ha guadagnato un discografico dal fiuto infallibile, che mastica pane e musica da sempre, sebbene non suoni alcuno strumento e non abbia mai fatto il deejay.

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