Estetista Cinica-Biogei, la virtuosa sinergia bresciana della cosmesi
«Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano». Il ritornello canticchiato da una delle coppie italiane più note del web e apprezzate dai bambini funziona anche per due imprenditrici bresciane, che insieme si sono guadagnate una posizione di rilievo nel comparto della cosmesi. La carriera di Cristina Fogazzi è iniziata in un centro estetico molti anni fa e nell’ultimo lustro ha goduto di un’accelerazione soprattutto grazie a internet. Sfruttando la cassa di risonanza dei social network, dove impartisce «lezioni» di bellezza, quella che ai più è nota come l’«Estetista Cinica» si è avvalsa delle potenzialità del commercio online per la vendita di cosmetici con il marchio VeraLab. Prodotti che in gran parte vengono realizzati nello stabilimento di Pian Camuno della Biogei. E qui entra in gioco Maria Grazia Adorno, la seconda protagonista di questa storia di successo.
Sotto la lente
Fogazzi è alla guida della Re-Forme, società con sede legale in Piazza Michelangelo Buonarroti, a Milano, e che conta due negozi: il primo aperto nel capoluogo lombardo e il secondo a Roma. Un terzo punto vendita è comunque atteso anche nella nostra città, dove peraltro nei primi giorni di settembre è in programma la «Sagra della fagiana» organizzata dalla stessa Estetista Cinica.
Nel quinquennio 2016-2020, la Re-Forme ha registrato una crescita repentina del suo business: i volumi delle vendite sono passati da 584mila a 48,3 milioni di euro, segnando un balzo medio annuo del fatturato pari al 217%. Un trend confermato anche nel 2021, seppur con una performance più moderata: l’ultimo bilancio della realtà meneghina chiude con un monte ricavi di 62,9 milioni di euro (+23,17% sul 2020) e un risultato netto di 12,8 milioni. A tal proposito non va trascurato il fatto che contestualmente all’aumento del fatturato, la Re-Forme ha riportato nel tempo un miglioramento degli indici di redditività (il Margine operativo lordo ha raggiunto quota 19,2 milioni e vale il 30,38% delle vendite) e di solidità finanziaria (i debiti sono cresciuti a 17,2 milioni ma sono interamente coperti dal patrimonio netto, pari a 17,3 milioni. Senza dimenticare le disponibilità liquide per 11,6 milioni).
I numeri della Biogei Cosmetici seguono sostanzialmente lo stesso andamento di quelli della Re-Forme. Dal 2016 al 2020, la società che fa capo a Maria Grazia Adorno e al marito Giuseppe Giovanelli è passata da un totale corrispettivi pari a 885mila euro a 12,9 milioni, segnando una crescita media annua del 126,16%. E se due anni fa la Biogei aveva palesato una leggera frenata del fatturato, nel 2021 la realtà camuna ha chiuso l’esercizio con ricavi per 17,1 milioni (+31,82% sul 2020). Per di più, rispetto alla Re-Forme, la Biogei Cosmetici vanta un’incidenza dell’utile di esercizio sulle vendite decisamente maggiore (oltre il 40%, il rapporto è presto calcolato con i valori indicati nella tabella in alto).
Nei frequenti monologhi online con le «fagiane» (o potenziali clienti) Cristina Fogazzi non ha mai nascosto le sue ambizioni e in più occasioni, anche di recente, ha palesato la possibilità di uno sbarco in Borsa. Un percorso che le permetterebbe di raccogliere risorse finanziarie da impiegare in nuovi progetti di espansione. E che non escluderebbero la Biogei Cosmetici: tant’è vero che la società di Pian Camuno, facendo perno su un’ottima condizione patrimoniale (per 17,3 milioni) e finanziaria (i debiti ammontano a 4,6 milioni contro un valore dei crediti di 6,9 milioni) ha completato la sistemazione del nuovo sito produttivo in chiave «4.0», nell’ottica appunto di poter far fronte a crescita e innovazione.
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