Economia

Cristian Fracassi lancia Isibrix: piccoli alloggi in legno lamellare

La società bresciana Isinnova ha già ricevuto un primo round di finanziamenti pari a 600mila euro
Uno dei moduli Isibrix - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei moduli Isibrix - © www.giornaledibrescia.it
AA

In Giappone si chiamano geki-sema, diffusissime minuscole case di 2,4 metri quadrati, senza finestre o spazi in cui poter radunare le proprie cose e con bagni in comune. Sono simili a piccoli armadi appena più grandi di quelli da palestra, sistemati ovviamente in orizzontale, che possono essere utilizzati solo per dormire e custodire qualche oggetto. Senza arrivare all’eccesso giapponese, reazione alla necessità di dare un tetto almeno a una parte dei trenta milioni di persone che abitano Tokio e nella megalopoli che ne deriva unendo anche Yokohama, Kawasaki e Chiba, a Brescia sta nascendo qualcosa che produrrà geki-sema occidentali, in legno e, per fortuna di chi le abiterà, più ampi.

L’idea nasce da Isibrix, una delle costole di Isinnova di Cristian Fracassi, ingegnere noto ai più per aver realizzato la valvola «Charlotte», che installata sulla maschera da sub della Decathlon consentì di salvare molte vite durante i periodi più difficili del Covid. Ora la Capitale Vittorio Caporale ha concesso a Fracassi un round iniziale di finanziamento pari a 600mila euro per la realizzazione di edifici in legno lamellare di abete, modulari e veloci da innalzare: 40 metri quadrati in sei ore. 11.200 euro il costo «al rustico» cui vanno aggiunti arredi e servizi. Il progetto è dimensionato per immobili di una superficie massima di cento metri quadrati.

La genesi

«Tutto è nato - spiega Cristian Fracassi - dal concetto di modularità dei componenti, lo stesso utilizzato con complessità più ampie nelle piattaforme dell’industria dell’auto, cui si unisce la flessibilità il cui risultato è la rapidità di esecuzione, da cui, se aggiungiamo la bontà del progetto e la qualità dei materiali, la somma ci porta alla sicurezza».

Ambiti di applicazione? Innanzitutto l’esigenza di porre rimedio velocemente a situazioni di emergenza, «ma anche - spiega Cristian Fracassi - andare per esempio a riempire vuoti creando soppalchi in ambienti molto alti, creare uno spogliatoio per la piscina, realizzare una casetta per gli attrezzi, piuttosto che un box per l’auto, possibilità di mettere a magazzino materiali con un investimento basso» oltre a consentire la realizzazione di alloggi con costi contenuti e spazi ridotti da destinare a strutture turistiche o alpinistiche tipo i bivacchi.

Il mercato

Nel Bresciano Isibrix per il mercato del turismo si è già mossa: per una cantina della Franciacorta è stato costruito un alloggio collocato in un vigneto, primo passo del progetto «dormire in vigna» che alla distanza potrebbe ricalcare i lodge africani o gli alloggi nei meleti dell’Alto Adige. Isinnova ha recentemente dato il via alla partecipazione dei dipendenti nell’azionariato di Isibrix «scelta che - spiega Cristian Fracassi - abbiamo voluto percorrere per incentivare chi lavora e chi ha investito».

Dove punterà Isibrix? Il mercato più grande in questo momento è quello dei campeggi: in Italia ci sono 2.600 imprese che offrono oltre 1,3 milioni di posti letto per giorno, in un settore in rapida e significativa espansione. Si conta una media di pernottamenti che superano i 10 giorni con una spesa che tocca i 75 euro a persona per giorno. Sotto la tenda, o nei bungalow, la scorsa estate in Europa sono andate 127 milioni di persone. Dieci nel nostro Paese.

Icona Newsletter

@Economia & Lavoro

Storie e notizie di aziende, startup, imprese, ma anche di lavoro e opportunità di impiego a Brescia e dintorni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato