Economia

Clima e mosca olearia, meno quantità ma più resa per le olive bresciane

Parte in questi giorni la raccolta: sul Garda stagione olivicola fruttuosa fino a metà luglio, poi è arrivato l’insetto. Situazione analoga sul lago d’Iseo, area però risparmiata dalla grandine
L'avvio della raccolta a Salò - © www.giornaledibrescia.it
L'avvio della raccolta a Salò - © www.giornaledibrescia.it
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Una stagione con più luci nella parte iniziale e molte ombre in quella finale: la stagione olivicola 2025 sui laghi di Garda e Iseo volge al termine, con la raccolta delle olive che sta partendo in queste ore nei primi uliveti sul Garda. Dalle prime analisi, la quantità sarà inferiore rispetto a quella dello scorso anno, con una forbice che varia tra il 40 e il 50% in meno, ma a compensare dovrebbero essere le rese, date in netta crescita, assestandosi sul 14-15% (lo scorso anno, invece, le rese erano state molto basse a fronte di una buona quantità di olive raccolte).

La stagione olivicola sul Garda è stata complessa, da un lato per l’attacco della mosca olearia, che ha colpito in generale tutto il nord e centro Italia, e dall’altro per il clima, che ha complicato la vita non poco, arrivando, una settimana fa, a una grandinata che ha compromesso gran parte degli oliveti tra Manerba, Moniga, Raffa di Puegnago e limitrofi.

«Purtroppo quest’anno chi non ha fatto i trattamenti raccoglierà poco – afferma Marco Penitenti, vicepresidente della sezione Olio di Confagricoltura Brescia e olivicoltore del Garda –. Chi invece è intervenuto porterà a casa un prodotto, giocando sull’anticipo della raccolta, di buona od ottima qualità. In termini quantitativi avremo meno prodotto del 2024, ma ci aspettiamo rese maggiori, finalmente nella norma del lago di Garda, che si assesta sul 14-15% di resa, ovvero 5-6 punti in più dell’anno scorso. La botta negativa, purtroppo, l’abbiamo avuta per la grandinata di settimana scorsa, che in alcune località ha spazzato via il 70% delle olive».

Calo da metà luglioo

La conferenza stampa di Confagricoltura
La conferenza stampa di Confagricoltura

La stagione olivicola sul Garda si è avviata molto bene e così è stato sino a metà luglio, con l’arrivo del primo attacco della mosca; si è quindi entrati in una fase di protezione dal parassita, con le aziende agricole che hanno faticato a tenere sotto controllo il fenomeno. Le prime realtà a raccogliere sul Garda partono tra l’uno e il due ottobre e a seguire tutte le altre, con la spremitura da effettuare entro le sei ore dalla raccolta.

Nell’azienda agricola di Giovanni Avanzi, socio di Confagricoltura Brescia e olivicoltore del Garda, la raccolta prenderà il via intorno al 10 ottobre negli oliveti di Manerba e Moniga. «Siamo partiti bene – conferma –, ma strada facendo ci siamo rovinati un po’ la produzione sia per il clima sia soprattutto a causa della mosca, anche se la situazione reale potremo averla nella fase di raccolta. La mosca ha rovinato in parte la produzione, per me intorno al trenta per cento, ma ci sono zone al meno cinquanta, e poi la grandinata ha fatto il resto».

Sebino

Sul lago d’Iseo, con gli olivicoltori di Confagricoltura Brescia rappresentati da Rossella Guerini di Marone, la situazione è analoga, fatta eccezione per la grandine, che quest’anno non ha fortunatamente colpito il Sebino. La stagione è andata molto bene sino all’arrivo della mosca, che ha compromesso le olive: anche qui si stima un calo nelle quantità, ma rese decisamente più buone.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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