Economia

Nel Bresciano ci sono 59mila dipendenti pubblici: +8,5% in 10 anni

Elio Montanari
Si passa dai 54.190 del 2014 ai 58.818 del 2023: in testa i lavoratori della scuola (26,4 mila) ed il servizio sanitario (14,7 mila)
Crescono gli addetti alla sanità - © www.giornaledibrescia.it
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Crescono i dipendenti pubblici della provincia di Brescia. Negli ultimi dieci anni l’incremento è dell’8,5%, passando dai 54.190 del 2014 ai 58.818 del 2023 (ultimo dato reso disponibile dall’Inps). Un numero certamente elevato, ma inferiore a quello registrato in molte altre province italiane se si considera il rapporto dipendenti pubblici per abitanti.

I 59 mila dipendenti pubblici bresciani, al servizio di 1.257.326 residenti, corrispondono a 46,8 lavoratori per ogni 1.000 abitanti. Si tratta di un valore inferiore alla media regionale che è di 48,7 dipendenti, ossia 486mila dipendenti pubblici per 9,9 milioni di abitanti. Nel quadro regionale Brescia vanta una quota di dipendenti pubblici sul totale della popolazione inferiore a quelle di Milano (55,6 lavoratori x 1.000 residenti) e Cremona (55,5), ma supera nettamente la provincia gemella di Bergamo, che con 45.370 dipendenti pubblici per 1,1 milioni di abitanti ferma a 41x1.000 il rapporto.

Certo, nel confronto con il dato nazionale la distanza per Brescia – ma anche per la Lombardia – è assai ampia poiché, l’Inps, sempre nel 2023, tra fissi e precari, conta 3.683.507 dipendenti pubblici, 62,4 per ogni 1.000 residenti. Insomma, per Brescia, c’è forse qualcosa da recuperare poiché la composizione e le caratteristiche del Pubblico Impiego incidono sulla capacità della macchina pubblica di essere efficace, efficiente e di offrire servizi adeguati ai bisogni espressi dalla collettività.

I numeri nel dettaglio

Come abbiamo detto sono quasi 59mila i dipendenti pubblici che lavorano in provincia di Brescia (fonte 2023) a fronte di 549mila occupati, dei quali i lavoratori dipendenti sono 432 mila. In altri termini i dipendenti pubblici sono il 13,6% del totale dei salariati nel bresciano e il 10,7% del totale degli occupati.

Una parte rilevante dei dipendenti pubblici nel bresciano opera nella scuola: 26.435 persone, quasi il 45% del totale. Il secondo grande aggregato di occupazione pubblica è costituito dal servizio sanitario che, con poco meno di 15mila persone (14.718), «pesa» per un quarto sul totale dell’occupazione pubblica (25%). In altri termini, scuola e sanità contano, da sole, oltre 41 mila lavoratori, il 70% del personale pubblico. Le amministrazioni locali (Comuni, Provincia e Regione), costituiscono il terzo aggregato di occupazione pubblica, con 8.710 lavoratori, il 14,8% del totale del comparto pubblico.

Polizia e forze armate

Per completare il quadro composito del settore pubblico in provincia di Brescia ci sono i 4.245 lavoratori delle forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco (il 7,2% del totale del lavoro pubblico) cui si sommano i 1.657 dipendenti delle «amministrazioni centrali, magistratura e autorità indipendenti» (2.8%), i 1.335 dipendenti pubblici delle «università e degli enti di ricerca» (2,3%) e i 1.718 lavoratori classificati come appartenenti ad «altre attività», il restante 2,9% del comparto pubblico.

La tipologia di contratto

Poi, per completezza di informazione, dobbiamo considerare che, in tempi di precarietà, anche il comparto pubblico non scherza poiché il lavoratori e le lavoratrici con un contratto a tempo determinato sono oltre 10 mila (10.111) a fronte di quasi 49 mila colleghi a tempo indeterminato (48.770). I dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato sono quindi oltre il 17% del totale; un dato fortemente condizionato dal comparto scuola dove le persone con contratto a tempo determinato, ossia non in ruolo, sono quasi 9 mila, vale a dire un terzo, il 33,4% del totale dei dipendenti pubblici nella scuola.

Nell’ultimo decennio il numero dei dipendenti pubblici bresciani cresce di 4.628 unità. Tale incremento, considerando tutti gli occupati, si definisce nella scuola (+3.973 persone, +17,7%), nel servizio sanitario (+1.530, +11,6%), nelle «forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco» (+599, +16,4%) e nella «università ed enti di ricerca» (+151, +12,8%).

Va tuttavia considerato che, al netto del lavoratori precari, ossia con contratto a tempo determinato, ad aumentare maggiormente tra gli occupati stabili sono quelli nel servizio sanitario (+1.767, +14,1%) a fronte dei +1.076 della scuola (+6,5%) e dei 596 nelle «forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco», pari al +16,4%. Diminuiscono, invece, nel confronto tra il 2023 e il 2014, gli occupati nelle amministrazioni locali (comuni, provincia e regione), che si riducono di un migliaio di unità (-928, pari al -9,6%) ma anche coloro che lavorano nelle «amministrazioni centrali, magistratura e autorità indipendenti» (-110, -6,2%) così come i lavoratori pubblici di «altre attività», che risultano 587 in meno, pari al -25,5%.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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