Quali sono le 121 attività storiche bresciane premiate dalla Regione
Avviare un’attività, vederla crescere ed evolversi per oltre quarant’anni, a volte per molti anni di più, fino a diventare un’«attività storica di Regione Lombardia» è un traguardo che per molti rappresenta il riconoscimento di una vita di impegno e sacrificio.
Sono farmacie, tabaccherie, alimentari, negozi di calzature, fornerie e trattorie. Attività molto diverse, ma unite da una passione che si tramanda negli anni. Quella per la qualità e le cose fatte bene che lasciano un ricordo. Per il riconoscimento di un’azienda come attività storica a Brescia, bisogna far riferimento al bando di Regione Lombardia che premia negozi, botteghe artigiane e locali che operano da almeno quattro decenni in continuità, mantenendo l’insegna, la merceologia e possibilmente gli arredi storici, all’interno di strutture di pregio.
I riconoscimenti
Sono stati deliberati dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico presieduto da Guido Guidesi che ieri ha fatto tappa per la cerimonia di premiazione nel salone della Camera di Commercio della nostra città, accompagnato dai consiglieri regionali Claudia Carzeri, Massino Vizzardi e Diego Invernici.
«Il marchio di "Attività storica e di tradizione" – ha evidenziato l’assessore Guidesi – rappresenta il grazie di Regione nei confronti di imprese che rendono grandi i nostri territori con il proprio lavoro: negozi, locali e botteghe sono una parte fondamentale del nostro tessuto economico e garantiscono un presidio fondamentale per le comunità anche dal punto di vista della sicurezza, fornendo servizi, occupazione e contribuendo alla qualità della vita soprattutto nei piccoli centri».
Quante sono
Nel Bresciano, quelle «nuove», sono 121 (22 botteghe artigiane, 33 locali, 66 negozi). Con queste nuove assegnazioni da parte della Regione il numero complessivo delle nostre attività storiche riconosciute sale a 687.
«Sono tutte storie esemplari che raccontano come il fascino della tradizione abbia resistito all’accerchiamento della grande distribuzione – ha ricordato il presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone –. In un’epoca in cui il consumo è veloce per definizione, hanno saputo mantenere intatto nei clienti il gusto dello shopping di qualità, guadagnandosi il marchio di azienda storica».
Il riconoscimento conferito da Regione non è solo simbolico: le attività iscritte al Registro accedono a bandi regionali dedicati, strumenti di visibilità, agevolazioni e interventi specifici per la valorizzazione. Nello scorso anno sono stati destinati ben 19 milioni di euro sul totale finanziato di 38 milioni.
«Un applauso a chi resiste, innova senza snaturarsi e continua a raccontare storie – ha ribadito la presidente di Confesercenti Barbara Quaresmini che ha premiato sul palco le 28 aziende socie –. Questi esercizi sono presìdi di prossimità, luoghi di relazione e memoria a cui tutti dobbiamo riconoscenza per la loro resilienza e capacità di stare al passo con i tempi».
I più longevi
Tra i negozi della provincia di Brescia che si possono fregiare della targa di attività storica tra i più longevi spiccano la farmacia Azzi di Carpenedolo, fondata nel 1912, seguita a ruota in città dalle «Biciclette Violini» aperto nel 1926. Ancora, il negozio di abbigliamento «Barbieri» di Iseo, nato nel 1935; la trattoria pizzeria «Croce Bianca» di Vestone, che ha visto aprire la serranda per la prima volta nel 1931, e il «Panificio Alessandra» di Boario Terme, che ha aperto i battenti nel 1941.
Le targhe consegnate sono ancora molte (potete consultarle nella scheda qui a fianco con tutte le insegne e le relative date di apertura) e si riferiscono ad attività aperte tra gli anni Sessanta e Settanta.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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