Economia

Acciaio, lo scenario è incerto: «Ma il Pnrr sarà un'opportunità»

Il prof. Fornasini: «Un quadro destinato a peggiorare». Brunori di Ferriera Valsabbia: «Ci sono molti lavori da fare per ammodernare il Paese»
Un operaio al lavoro in acciaieria - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
Un operaio al lavoro in acciaieria - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Nel primo semestre di quest’anno la domanda di acciaio è stata bassa e i costi sono scesi. Attualmente, secondo gli esperti che ieri mattina si sono confrontati in Mercato e dintorni, il webinar online di Siderweb, «lo scenario è fragile e incerto, appesantito da inflazione persistente, guerra russo-ucraina e crescita senza brio della Cina».

Secondo il professor Achille Fornasini - analista di Siderweb e responsabile del Laboratorio di analisi delle dinamiche dei mercati finanziari dell’Università di Brescia - «la contrazione del manifatturiero per il terzo mese consecutivo significa che potremmo già trovarci in una condizione di ritirata pesante, testimoniata anche dal Purchasing Managers Index (le aspettative dei buyers), sceso sotto la soglia dei 50 punti, il livello che discrimina tra la crescita e la stagnazione-recessione. La situazione potrebbe essere destinata a peggiorare anche per l’Italia e per Brescia, sulla scia dei problemi sempre più gravosi con cui si sta misurando la locomotiva Germania, che proprio per il made in Brescia, tra automotive e metalli, è un partner fondamentale».

Le testimonianze

Nonostante il momento poco felice l’amministratore delegato di Ferriera Valsabbia, Ruggero Brunori, uno dei tre imprenditori ospiti di Siderweb assieme a Tommaso Sandrini della parmense San Polo Lamiere e Luigi Rapullino del gruppo napoletano Rapullino e di Sideralba, ha provato a indicare la direzione e a vedere la luce in fondo al tunnel. «È vero che la domanda è debole e che ci sono problemi di liquidità e fiducia degli operatori, ma è altrettanto vero che ci sono molti lavori da fare per ammodernare il Paese - ha ricordato il produttore di tondo per cemento armato intervistato dal direttore di Siderweb Davide Lorenzini -. Abbiamo l’obbligo di dotarci di infrastrutture all’altezza dei paesi più avanzati dell’Unione Europea e i fondi del Pnrr ci daranno questa opportunità. In tema di costo dell’energia - tasto dolente che ha visto di recente la cancellazione del credito d'imposta - continuiamo invece a credere nelle necessità di un intervento del Governo per calmierarli, perché non possiamo trovarci a pagare l’elettricità il doppio di quanto la paga il sistema industriale tedesco o quello francese, significherebbe finire fuori mercato».

Il mercato

Tommaso Sandrini ha evidenziato come oggi i produttori europei abbiano «capito che contenere i volumi è uno strumento efficace e utile per controllare i prezzi», ma ha anche lamentato la situazione di mercato difficile dei prodotti piani, «ancora in piene sabbie mobili dopo due-tre anni di sostanziale squilibrio tra domanda e offerta». Con gestione delle imprese e futuro si è misurato Luigi Rapullino, osservando che «il problema principale sarà la riduzione delle marginalità e che per resistere occorrerà saper navigare nelle situazioni con grande perizia. Avete mai visto un'acciaieria chiudere per mancanza di lavoro? Si chiude sempre per errori nella gestione».

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