A Brescia il record di pensioni agricole: sono più di 27mila

Generazioni di agricoltori a confronto al Palazzo dei congressi di Sirmione, in occasione del convegno organizzato da Coldiretti Lombardia nell’ambito dei tre giorni dedicati ai nonni.

Spunto per il dibattito una recente analisi dell’associazione, secondo cui nella nostra regione due agricoltori pensionati su tre prendono meno di mille euro al mese. Il 50% di loro continua a dare una mano in azienda, e 9 volte su 10 l’aiuto si allarga alla gestione dei nipoti e della casa.

La provincia di Brescia detiene il record di pensionati dell’agricoltura, con oltre 27.500 ex lavoratori (seconda Mantova con 22.588, e terza Bergamo con 16.534). «Le persone anziane svolgono ancora un ruolo attivo in agricoltura - chiarisce Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia -. Sono di grande aiuto e importanza all’interno dell’impresa, anche perché il loro bagaglio di esperienze è così vasto da comportare un continuo scambio di opinioni».

Ospiti della tavola rotonda, oltre a Prandini, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che ha ribadito l’importanza dei pensionati nella tutela del patrimonio agricolo e delle tradizioni contadine, e il presidente nazionale dell’Associazione pensionati di Coldiretti Giorgio Grenzi. A raccontare le proprie esperienze personali, invece, sono intervenuti il presidente provinciale dell’Associazione pensionati di Coldiretti di Brescia Giacomo Usardi, il presidente di Coldiretti Milano Alessandro Rota, e l’imprenditrice agricola bresciana Nadia Turelli.

«Ho cominciato a fare l’agricoltore nel 1994, quando avevo più di 50 anni - racconta Usardi, settantenne di Toscolano Maderno -. Prima ero commerciante, ma a causa di un incidente ho dovuto reinventarmi, e ho iniziato a coltivare dei terreni abbandonati. Ho recuperato circa 30 ettari di oliveti, e non tornerei più indietro». La quarantenne Nadia Turelli dell’azienda agricola Leonardo di Sale Marasino, invece, ha trasformato la sua passione per l’attività del nonno in una scommessa vinta».