Cultura

Sanremo 2019: Francesco Renga come non lo ricordate

Volto di Teletutto, appassionata di musica, di Sanremo e fan di Francesco Renga: Clara Camplani ci racconta il suo Festival
I bresciani al Festival: anno 2002, il racconto di Clara Camplani
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Volto di Teletutto, grande appassionata di musica, di Festival di Sanremo e fan, da sempre, di Francesco Renga. Al secondo giorno di Festival di Sanremo incontriamo la nostra Clara Camplani per farci raccontare qualche anedotto estratto dalla sua lunga esperienza proprio a Sanremo, dove, negli anni, ha partecipato come inviata di Teletutto ogni volta che sul palco dell’Ariston si sono esibiti dei bresciani: dai Timoria a Fausto Leali a Francesco Renga, naturalmente.

«Sono da sempre appassionata di musica, ho lavorato in radio e in famiglia il Festival è un rito tutto da condividere. Quest’anno lo faccio da Brescia e non dall’Ariston, ma non mi sottraggo al piacere di seguire le esibizioni, specie per il fatto che ci sono due bresciani in gara». 

Come è cambiato, negli anni il modo di seguire il Festival, dal punto di vista professionale? «Molto direi. Quando ho avuto l’occasione di farlo da inviata per Teletutto ricordo di interviste in albergo, non esiteva il rito della conferenza stampa degli artisti e noi giornalisti dovevamo organizzarci personalmente con tutti».

Parliamo di Renga, di cui sei, prima di tutto, una grande fan. «Sì, lo seguo da più di 25 anni e sono particolarmente legata al suo modo di fare musica. È sempre stato molto disponibile, nelle interviste, specie a Sanremo. Per Francesco il fatto che ci fosse Teletutto, la tv bresciana a seguirlo, è sempre stato un motivo di orgoglio. Ha sempre avuto Brescia nel cuore e ci ha sempre dato la priorità. Come sta facendo anche quest’anno».

La sua nuova canzone «Aspetto che torni» come ti sembra?
«Molto bella, trovo il testo profondo. Mi piaciono i passaggi dove si parla della malattia del papà e dove si ricorda la mamma, sempre presente nelle canzoni di Francesco. Apprezzo come parla dei legami famigliari e come li vive».

Com’è cambiato Francesco negli anni a tuo modo di vedere? «Oggi trovo un Francesco molto sereno, che ha raggiunto una maturità artistica importante che ben si accorda con una raggiunta pace interiore». 

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