Sanremo 2024, i tre fattori che rischiano di rovinare il gran finale

Ci sono tre fattori che rischiano di rovinare il gran finale del mandato di Amadeus a Sanremo, dato che lo stesso interessato ha affermato che - almeno per adesso - non andrà oltre il proprio penta-Festival. Non per forza in ordine di urgenza: il maltempo sul Ponente ligure, il caso Geolier pigliatutto e l’affaire-Travolta.
Quest’ultimo è di fatto in realtà superato, dato che risale alla seconda serata. Ma la gestione dell’ospite, l’allungarsi dell’ombra della pubblicità occulta e - in generale - la figuraccia restano una macchia insolita su un abito, quello dell’AmaSanremo, ch’è sempre stato pulito e in ordine, sebbene a volte stravagante. La pioggia incessante (che pure in questo sabato dovrebbe cadere, almeno per metà giornata) sciupa l’effetto Festival Luna-Park, rendendo disagevole il raggiungere i vari punti di intrattenimento nel paese. La magagna Geolier - rapper star in Campania e molto meno conosciuta altrove - promette di tenere banco fin dalle prime ore del giorno dell’atto conclusivo.
Il ventitreenne al secolo Michele Palumbo, in buona sostanza, ogni volta che c’è di mezzo il televoto, vince la puntata. Il collega Paolo Giordano del Giornale ha addirittura suggerito che pare che giovedì, quando si sono esibiti 15 artisti, la somma delle preferenze degli altri 14 non bastasse a raggiungere la quota ottenuta da Geolier. Che una terra come Napoli e un popolo come quello napoletano possano muoversi in massa è fuori da ogni dubbio. Il «come» lo stiano eventualmente facendo potrebbe aprire un fronte di polemica di quelli non semplici da gestire. Soprattutto se si è a ridosso di una doppia finale. Quella del Festival, nonché l’ultima giornata di Ama da direttore artistico.
L’annuncio della vittoria del partenopeo nella serata di cover e duetti, comunque, ha fatto infuriare l’Ariston, che probabilmente parteggiava per la bravissima Angelina Mango. Pure in sala stampa - luogo che può spostare ancora qualche equilibrio - si sono registrati sospetti e malessere.
Sarà uno snodo cruciale la conferenza stampa di mezzogiorno, all’Ariston. Stesso luogo in cui Ama aveva annunciato di aver cambiato il regolamento proprio per poter consentire al rapper di partecipare portando un brano in napoletano
Intanto la famosa serata duetti-cover va in archivio lasciando il ricordo di uno show abbondante, stracarico di musica, ma privo di contrappunto e punteggiatura narrativa. In questo quinto Festival, insomma, prosegue la sindrome dell’ansia da foglio bianco: bisogna riempire tutto, con tutto, o con qualsiasi cosa.
A poche ore dalla finale, infine, ecco un primo bilancio per i bresciani in gara. Theø Botticini, con La Sad, dà l’impressione di aver vissuto questa settimana in modo alternativo rispetto a quanto potrebbe fare un debuttante. Il trio ha comunque suscitato interesse, e pure simpatia. Francesco Renga, in coppia con Nek, ha proposto un brano molto classico. Lontano dai riferimenti di oggi. L’unico ad aver centrato per una volta una volta la Top 5 è Mr. Rain. È un buon risultato, ma non ottimo per chi è in gara anche per provare a difendere il terzo posto conquistato lo scorso anno. Chissà che comunque non arrivi - anche in chiave classifica - un’inattesa svolta.
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