Tener-a-mente 2025, Audrey McGraw: «Brandi è la mia fonte d’ispirazione»

Due star americane, una affermatissima in patria mentre l’altra è in rampa di lancio, da noi magari non ancora così note, ma pronte a diventarlo attraverso un concerto (in queste situazioni i live aiutano, con il passaparola). Si tratta rispettivamente di Brandi Carlile, headliner il 14 luglio a «Tener-a-mente», e dell’ospite speciale Audrey McGraw, che aprirà la serata (alle 21.15, restano disponibili biglietti da euro 57,50 inclusa prevendita; info su www.anfiteatrodelvittoriale.it).
Sei Grammy Award conquistati in vent’anni di una carriera corredata da otto album, la 44enne Carlile è un’icona del folk-rock e del country, che ha segnato come pochi altri la scena musicale made in Usa degli anni Duemila. Non per caso, la leggendaria Joni Mitchell ha voluto proprio Brandi al suo fianco quando (correva il 2022) è tornata a calcare il palco dopo vent’anni d’assenza; e altrettanto sta facendo da qualche mese a questa parte Elton John, che insieme all’artista di Ravensdale ha appena pubblicato l’ellepì Who Believes in Angels?, che contiene due canzoni straordinarie quali Never Too Late e The Rose of Laura Nyro. Noi abbiamo concentrato l’attenzione sulla 23enne McGraw, incuriositi dal fatto che è una promettente attrice (lo scorso anno nella serie Landman di Taylor Sheridan), ma anche la figlia minore Tim McGraw e Faith Hill, celeberrima coppia country del Tennesse. Per cui, l’abbiamo intervistata.
Audrey, si è fatta conoscere nella musica con una travolgente (e ascoltatissima) versione di «I Am... I Said» di Neil Diamond, una canzone del 1971 che ha rinfrescato con un arrangiamento arioso, rendendola attualissima. Ora sta lavorando a un album: che genere di lavoro sarà?
«La prima volta che ho ascoltato il brano di Neil Diamond, ho sentito che qualcosa di profondo si risvegliava nella mia anima. Una sera tardi, seduta al pianoforte, l’ho resa parte di me. Ecco perché il disco che ruota intorno ad essa manterrà un’atmosfera simile, anche se non mancheranno sorprese, piccoli colpi di scena. Abbiamo comunque puntato su un sound molto naturale e vecchia scuola».
Cinema e musica: al momento, pur giovanissima, si muove con entusiasmo in due territori. Una scelta meditata?
«Amo tutte le arti e sono sempre disponibile a cimentarmi in qualunque cosa mi capiti a tiro, senza dover limitare il campo. La musica è da sempre la mia passione, ma la recitazione è senz’altro nel mio cuore: adoro le vecchie pellicole e adoro la storia, tanto che il sogno è quello di fare un film d’epoca».
È ospite sul palco di Brandi Carlile. Cosa pensa di lei?
«Brandi è una delle mie più grandi fonti di ispirazione. Quando ho sentito per la prima volta la canzone The Joke, mi sono subito seduta al pianoforte per impararla: di fatto è stata la prima cosa che ho imparato davvero a suonare... a parte gli esercizi quotidiani con lo strumento. Anche perché è una di quelle canzoni che ti trasmette energie positive, che ti invita a provarci e ti dà la sicurezza di crescere come artista. In generale, Brandi è una songwriter dotatissima e io la ritengo una persona davvero speciale: sono onorata di essere al suo fianco in questo tour».
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