Musica

Alfa: «A Brescia per rimediare a un rimpianto, con me una sorpresa»

Marco Zanetti
Il cantante sarà giovedì al PalaGeorge di Montichiari. «Resto con i piedi per terra e lavoro già al nuovo album»
Il cantante Alfa
Il cantante Alfa
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Dopo il trionfo dello scorso 29 ottobre all’Unipol Forum di Assago, Alfa si prepara ad un nuovo sold out, giovedì 20 novembre alle 21 al Pala George di Montichiari. Il 25enne rapper e cantautore genovese (all’anagrafe Andrea De Filippi, nessuna parentela con la Maria della tv) è pronto a portare anche nel Bresciano il suo show costruito su un mix di buonumore, semplicità, eleganza e poesia.

E se a Milano ha portato sul palco un po’ di Sanremo (Amadeus come presentatore, Roberto Vecchioni nel duetto di «Sogna ragazzo sogna» portato dai due all’Ariston nel 2024, nella serata dei duetti), nessuna anticipazione su chi potrebbe salire sul palco di Montichiari. Ma qualche considerazione sulla data bresciana, nell’intervista concessa al GdB.

Alfa, quella del 20 novembre è la sua prima esibizione nella nostra provincia: cosa si aspetta alla vigilia?

«Sono felice di rimediare ad un rimpianto che risale a qualche anno fa: dovevo suonare in un club di Brescia, quando il Covid ha costretto ad annullare tutto...».

Restando in tema: come nel resto della Penisola, il suo nome è forte a Brescia. Che conoscenza ha della nostra zona?

«Beh, ho diversi amici-colleghi tra cui Slava (rapper di origine ucraina cresciuto all’ombra del Cidneo, ndr) e naturalmente Frah Quintale».

Chissà, magari saranno tra gli spettatori al PalaGeorge. Intanto ci racconta un po’ che show ha allestito?

«Dopo la parentesi al termine del tour europeo della scorsa estate, abbiamo lavorato tanto per mettere in scena il concerto più lungo che abbia mai fatto. E se la scaletta è importante, lo è anche il contorno in formato “XXL”: dall’arcobaleno gigante della scenografia, senza dimenticare il collettivo di nove musicisti che mi affianca sul palco. Ogni elemento è pensato come sfondo di un viaggio intercontinentale in aereo, con tanto di assistenti di volo che danno le avvertenze e le indicazioni per goderne a pieno».

E continuando su questa similitudine, lei ha indubbiamente varcato i confini col suo tormentone “A me mi piace” inciso con Manu Chao. Non è che magari c’è spazio per un duetto con un ospite anche a Montichiari?

«Assolutamente sì, ma niente spoiler. Amo portare brani che avrei voluto scrivere io, e condividerli con gli interpreti originali».

Pur giovane d’età, gode già di notevole apprezzamento tra addetti ai lavori e pubblico. Come vive la situazione? Cosa le riserva il futuro?

«È un bel momento, ma non voglio che questa cosa m’intossichi: cerco di non pensarci troppo e di concentrarmi su cose più normali, come la mia vita, gli amici, l’amore e… il Genoa. Resto con i piedi per terra per poter scrivere nuove canzoni. Il mio pensiero in tal senso è già proiettato al 2026 (sono già uscite le prime date del tour autunnale, ndr), col desiderio di pubblicare l’album più bello della mia carriera».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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