Cultura

Esce il 16 marzo «Educazione fisica», il nuovo film del regista bresciano Stefano Cipani

Giovedì prossimo a Milano l'anteprima dell'ultimo lavoro del regista salodiano: «Questi attori mi hanno regalato qualcosa di meraviglioso»
Il regista, originario di Salò, Stefano Cipani - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il regista, originario di Salò, Stefano Cipani - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Ha vinto un David Giovani nel 2020 per il suo primo film, «Mio fratello rincorre i dinosauri». Il 16 marzo uscirà nelle sale la sua seconda opera come regista, «Educazione Fisica», che vanta nel cast grandi nomi del cinema italiano del calibro di Angela Finocchiaro, Giovanna Mezzogiorno, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria. Nel mezzo una serie tv, «Fedeltà», girata per Netflix.

Eppure Stefano Cipani, salodiano classe 1986, non perde quell’educata umiltà (da non confondere con falsa modestia) che nasce da anni di gavetta e dalla consapevolezza che, in questo settore, il talento non basta. «Ha dell’incredibile aver lavorato con professionisti straordinari come questi attori» ci racconta Cipani, a pochi giorni dalla première per la stampa e il pubblico del Film Festival Sguardi Altrove, giovedì 9 marzo alle 20 alla Cineteca Milano Arlecchino: «Mi sento molto fortunato che abbiano aderito a questo progetto».

Progetto tratto dal testo teatrale «La Palestra» di Giorgio Scianna, che si basa su una sceneggiatura firmata da Damiano e Fabio D’Innocenzo, e che ha come protagonisti i genitori di tre alunni che vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia. È accaduto un fatto grave, di cui i loro figli sono i responsabili, ma per i genitori sarà difficile sia da credere sia da accettare, e la palestra si tramuterà in un’aula di tribunale improvvisata, dove andrà in scena un processo per tentare di smentire il tutto, nascondendo la verità.

Il fil rouge

«È un film diverso, per target, rispetto al precedente - chiarisce il regista gardesano, che in entrambi i lavori ha avuto al suo fianco, come casting director, la fidanzata Anna Pennella (anch’ella bresciana, di Roè Volciano) -, ma connesso al precedente da un fil rouge che è il mondo giovanile, la necessità di assumersi delle responsabilità per entrare nell’età adulta». «"Mio fratello rincorre i dinosauri" - prosegue Cipani - è stata una grande sfida, affrontata anche in maniera un po’ spericolata. Il secondo film è sempre più consapevole, e tutti ti aspettano al varco: ho voluto fare una cosa che mi facesse crescere, e ringrazio questi attori per avermi regalato qualcosa di meraviglioso come l’arte del recitare». Il film è stato girato in senso cronologico, cioè dall’inizio alla fine della sceneggiatura: «Una scelta che mi è venuta naturale - spiega il regista -. Per gli attori è stato fondamentale, per creare con ancor più profondità il loro personaggio».

Emozioni sul set

«La parte più esaltante di questo lavoro - ricorda Cipani - è stata la prima settimana, quando abbiamo provato senza girare, mentre il set era in costruzione. Lì mi sono reso conto che tutto era reale: durante una scena ci siamo emozionati un po’ tutti, è stato un momento magico. Ci siamo resi conto che stavamo facendo un buon lavoro». La voce di Stefano è piena d’orgoglio. Per questo film, ma anche per tutto il suo percorso, Università di Bologna e primi cortometraggi inclusi. «Sono molto felice, ma non mi sento assolutamente arrivato - assicura il gardesano, che sta già lavorando a due nuovi progetti, ancora top secret -, perché il cinema è un mondo estremamente duro e difficile. Mi sento fortunato ad essere nel posto giusto nel momento giusto, e forse ad avere anche il talento per esserci».

Icona Newsletter

@I bresciani siamo noi

Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato