Cultura

Il regista Stefano Cipani: «Trasferisco in una scuola il cinema da tribunale»

Il salodiano sarà il 20 ottobre alla Festa di Roma con «Educazione fisica», film sceneggiato con i Fratelli D'Innocenzo
Cipani con Santamaria, Raffaella Rea, Giovanna Mezzogiorno, Rubini e Angela Finocchiaro
Cipani con Santamaria, Raffaella Rea, Giovanna Mezzogiorno, Rubini e Angela Finocchiaro
AA

Dopo l’acclamato esordio con «Mio fratello rincorre i dinosauri», il regista salodiano Stefano Cipani è in procinto di presentare alla Festa del Cinema di Roma (dal 13 al 23 ottobre) un’opera seconda promettente: «Educazione fisica», realizzata a Cinecittà con una squadra di professionisti di altissimo livello, orchestrando un cast prestigioso frutto della collaborazione con un’altra bresciana, la direttrice casting Anna Pennella, compagna del cineasta nel lavoro e nella vita. Ad interpretare i ruoli principali sono Giovanna Mezzogiorno, Sergio Rubini, Claudio Santamaria, Angela Finocchiaro e Raffaella Rea. «Il filo conduttore rispetto al mio primo lungometraggio è rappresentato dal mondo giovanile, qui raccontato dal punto di vista dei genitori e in una cornice drammatica, tuttavia sempre nell’ottica di intrattenere il pubblico» svela Cipani, che a partire dal fortunato testo teatrale «La palestra» di Giorgio Scianna ha coinvolto - per firmare la sceneggiatura - i Fratelli D’Innocenzo, ovvero i brillanti gemelli cineasti capaci di scuotere la scena del cinema italiano, negli ultimi anni, con titoli come «La terra dell’abbastanza», «Favolacce» e «America Latina».

Il film

Questa la sinossi: i genitori di tre alunni (di età compresa tra medie e superiori) vengono convocati dalla preside di una scuola: è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili. Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un feroce processo nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità. La prima del film è in programma al festival giovedì 20 ottobre, all’interno della sezione Grand Public, che racchiude autori, internazionali e italiani, di rilievo come David O. Russel, Stephen Frears, Fatih Akin, Francesca Archibugi, Roberto Andò, Michele Placido. La produzione è di Paco Cinematografica con Rai Cinema e Agresywna Banda.

«Educazione fisica»: un’inquadratura del film dell’autore salodiano
«Educazione fisica»: un’inquadratura del film dell’autore salodiano

Stefano, ci sono grandi aspettative per questa sua seconda avventura dietro la macchina da presa: cosa può anticiparci?

Si tratta di un film più intimo del precedente, tutto girato in interni. Ruota intorno all’idea di responsabilità e si basa su una drammaturgia forte. Ho letto il testo di Scianna nel 2014, è stata una folgorazione. È stato bello vedere gli attori innamorarsene.

Vista la struttura «processuale», quali sono stati i suoi riferimenti di genere?

Fin da ragazzino sono sempre stato affascinato dal cinema «da tribunale», a partire da titoli come «La parola ai giurati» di Sydney Lumet e «JFK» di Oliver Stone, storie che danno la possibilità di costruire discussioni, fino ad arrivare al più recente «Carnage» del maestro Roman Polanski, che è stato mio oggetto di studio.

Ha affidato fotografia e montaggio a fuoriclasse...

È stata una grande emozione fare squadra con personalità rilevanti come ad esempio i maestri Jacopo Quadri, che ritengo un «filosofo del montaggio», e Fabio Cianchetti, direttore della fotografia dei capolavori di Bernardo Bertolucci «The dreamers» e «Io e te», come anche, più di recente, della serie «L’amica geniale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato