Ma che sort de tantumergo!

Fabrizio Galvagni
Sono lontani i tempi in cui la Santa Messa si celebrava in latino, ma la lingua della liturgia ha lasciato segni nel dialetto bresciano
La lingua della liturgia ha di certo lasciato traccia nel dialetto
La lingua della liturgia ha di certo lasciato traccia nel dialetto

Ne è passata di acqua sotto i ponti dagli anni dell’oratorio, dai tempi in cui la Santa Messa la si celebrava ancora in latino! Allora per noi ragazzi il curato (che oggi è il «don») era il «domine» e la sua domestica la perpetua. Non c’è niente da fare: la lingua della liturgia qualche traccia sul dialetto l’ha pur lasciata. Un tempo, al posto del più… moderno «so stat al funeral», avremmo sentito dire «so giösta rivat ades del’obit» (dove «obit» è puro latino), durante il quale, oltre ai solit

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