Mostra del Cinema di Venezia, sul tappeto rosso anche le serie tv

Si rinnova alla Mostra di Venezia la vetrina di importanti produzioni per lo streaming. Grazie al bis dell’intelligente e lungimirante scelta moderna che spinse nel 2024 il direttore Alberto Barbera a introdurre nel festival più antico del mondo, la sezione «Series» (in quella Fuori concorso) per selezionate anteprime di produzioni-tv. Ecco dunque prestigiosa visibilità per quattro titoli, oltre a «Frankenstein» di Benicio Del Toro, film «figlio di piattaforma» (su Netflix il 7 novembre dopo l’uscita il 22 ottobre in cinema selezionati): «Un prophète: la série» di Enrico Maria Artale; «Portobello» di Marco Bellocchio; «Etty» di Hagai Levi; «Il mostro» di Stefano Sollima.
Le serie in mostra
Il primo è una creazione francese di Abdel Raouf Dafri e Nicolas Peufaillit, diretta dal 41enne romano Artale già regista di film come «El Paraìso» e serie come «Django» e «Romulus» per Sky. Adattamento in otto episodi del film «Un prophète» (2009) del parigino Jacques Audiard (autore, fra l’altro, di «Emilia Pérez» valso l’Oscar a Zoe Saldaña), è un prison drama ambientato a Marsiglia su un immigrato che in carcere fa un percorso di potere criminale. In Italia sarà distribuita da Indigo Films, quella delle due stagioni della serie «The Bad Guy» con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi su Prime Video.
«Portobello» è invece la prima produzione originale italiana che terrà a battesimo l’attivazione nel 2026 anche nel nostro paese della nuovissima piattaforma di streaming HBO Max del gruppo Warner Bros Discovery. Ripercorre in sei episodi la disavventura giudiziaria di Enzo Tortora, arrestato il 17 giugno 1983 all’apice del successo col programma tv «Portobello», perché accusato da un pentito d’essere camorrista e gestire narcotraffico. Un calvario, con tanto di manette in pubblico e carcerazione per mesi, finito con l’assoluzione solo nel 1987. A interpretare il giornalista-conduttore è Fabrizio Gifuni.
«Etty» è una co-produzione franco-tedesca-olandese scritta e diretta dal noto regista israeliano Hagai Levi, già autore della serie-cult a tema psichiatrico «Be’Tipul» poi riadattata da HBO in «In Treatment» e della drama-serie «The Affair». In sei puntate visita momenti di vita di Esther «Etty» Hillesum, intellettuale ebrea olandese assassinata a 29 anni ad Auschwitz. Nota per la spiritualità del suo pensiero espresso nel suo Diario, è stata onorata anche, nel 2013, nel Giardino dei Giusti al parco Tarello di Brescia. Qui la impersona la 29enne attrice austriaca Julia Windischbauer.
«Il mostro» è la miniserie creata da Leonardo Fasoli e Stefano Sollima (anche regista) che ricostruisce la vera macabra vicenda criminale (otto duplici omicidi e mutilazioni di coppiette) che fra il 1968 e il 1985 insanguinò le campagne di Firenze portando a controversi esiti investigativi e processuali. Su Netflix dal 22 ottobre.
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