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Torna il Desenzano Film Festival con 22 film da 19 Paesi del mondo

Alice Scalfi
La settima edizione della rassegna si svolgerà dal 19 al 28 settembre con proiezioni, mostre, masterclass, musica e perfino laboratori green. Teatro Alberti di nuovo cuore del concorso
Un momento del Desenzano Film Festival - © www.giornaledibrescia.it
Un momento del Desenzano Film Festival - © www.giornaledibrescia.it
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Il re del tempo è il cinema. E a Desenzano torna a prendersi la scena: dal 19 al 28 settembre la settima edizione del Desenzano Film Festival, organizzato dall’associazione culturale SinEnergetica, porta sul Garda un caleidoscopio di corti, visioni e linguaggi, con 22 opere selezionate su oltre 1.500 arrivate da 19 Paesi. Un viaggio tra presente e futuro che mescola proiezioni, mostre, masterclass, musica e perfino laboratori green.

Il programma

Si parte venerdì 19 settembre alla Galleria civica Bosio con la mostra di cinema sperimentale: otto opere in loop sugli schermi, aperta fino al 28 settembre dalle 10 alle 19.30 (vernissage dalle 17 con dj set di Sayonara).

Il weekend conclusivo segnerà invece il ritorno al Teatro Alberti, cuore del concorso: sabato 27 e domenica 28 settembre le proiezioni dei corti in gara saranno divise in quattro blocchi, alle 15.30 e alle 18, fino al gran finale con la premiazione. In mezzo, tanti appuntamenti collaterali: il laboratorio di seed bombing al Parco dell’Idroscalo (20 e 21 settembre), la masterclass di Lorenzo Pallotta a Palazzo Todeschini (26 settembre), le mostre collaterali e i concerti serali in collaborazione con Spettro.

La presentazione della settima edizione - © www.giornaledibrescia.it
La presentazione della settima edizione - © www.giornaledibrescia.it

Il tema scelto è il tempo, inteso come sguardo sul presente per immaginare ciò che verrà. «Viviamo nell’epoca delle passioni tristi, tra accelerazioni tecnologiche, tensioni geopolitiche e crisi climatiche – spiega il direttore artistico Matteo Delai –. Per questo abbiamo voluto aprire spazi di riflessione attraverso i documentari, per la prima volta anche africani, e il cinema sperimentale».

Non mancherà un omaggio a David Lynch, con la proiezione di The Rabbits (2002), mentre la giuria sarà guidata da Jacopo Quadri, montatore di Bertolucci, Martone e Rosi, affiancato dalla critica Fabiana Proietti e dall’artista multimediale Francesco d’Abbraccio.

Un festival che cresce ogni anno e che Desenzano sostiene convintamente: «È un appuntamento che arricchisce l’identità culturale della città e la proietta in una dimensione internazionale», sottolinea l’assessore alla Cultura Pietro Avanzi. Biglietti, abbonamenti e tutte le info su: www.desenzanofilmfestival.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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