Il Teatro Borsoni vince ai Brownfield, che premiano la rigenerazione

Alla Brownfield24 Convention di Wuppertal quest’anno ha trionfato anche Brescia. I premi assegnati annualmente a progetti eccellenti di rigenerazione urbana e riqualificazione di aree dismesse (i cosiddetti «brownfield», ovvero terreni precedentemente utilizzati per attività industriali o commerciali, spesso contaminati o abbandonati) vogliono dare visibilità a soluzioni innovative e sostenibili che trasformano queste aree compromesse in spazi utili, vitali e moderni. E il riconoscimento è arrivato anche al Teatro Borsoni di via Milano.
Il premio
Protagonisti dei Brownfield (organizzati da una piattaforma tedesca dedicata allo sviluppo e alla valorizzazione di terreni) sono i progetti di riqualificazione di aree trasformate in quartieri residenziali, hub logistici, parchi pubblici, centri culturali, edifici commerciali... L’intento è dimostrare come l’urbanizzazione del futuro possa nascere dal recupero dell’esistente, evitando ulteriore consumo di suolo.
Le categorie principali sono sei: progetti particolarmente sostenibili, aree commerciali, logistica, progetti sotto i 10.000 metri quadrati, residenziale e Premio speciale della Debv (associazione del settore).
Il Borsoni
Il premio ricevuto dal Borsoni è quello relativo ai progetti sotto i 10.000 metri quadrati. Il lavoro è stato svolto dallo studio bresciano Arw associates e dall’architetto Camillo Botticini: nei mesi scorsi era stato anche citato da una rivista americana d’architettura, «Architectural record». Si tratta, appunto, di un lavoro di rigenerazione: il teatro sorge sulle ceneri dell’ex Ideal Standard, in una zona di via Milano oggetto di diverse e ampie bonifiche.
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