Cultura

Arte contemporanea, le mostre da vedere quest’estate a Torino

Luca Avigo
La città, tra musei storici che riaprono e i 20 anni di Fondazione Merz, merita una visita
  • Mostre a Torino
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Potrebbe sorprendere, ma quest’estate è un ottimo momento per visitare Torino, soprattutto se si cerca rifugio nell’aria condizionata di musei, fondazioni e gallerie. Il capoluogo piemontese offre mostre che meritano una visita apposita in città, a partire da realtà meno note ma non meno valide delle istituzioni più celebri.

Fondazione Merz

È il caso della Fondazione Merz, che festeggia i 20 anni di apertura con la mostra dei finalisti della quinta edizione del Mario Merz Prize (fino al 21 settembre) e della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che fino al 12 ottobre ospita tre personali tra pittura (Jem Perucchini), scultura (Teresa Solar Abboud) e videoarte (Alessandra Ferrini). Entrambe si trovano a sud-ovest della città, per cui tornando verso il centro ci si può fermare alla Gam (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea) che, oltre alle mostre temporanee, presenta una collezione permanente rinnovata e organizzata in Risonanze, connessioni tematiche dinamiche tra opere. In questa linea si inserisce anche il Deposito vivente, che apre al pubblico gli archivi del museo come mai prima.

I musei storici si rinnovano

È tempo di rinnovamento anche per altri musei storici. Il Museo Regionale di Scienze Naturali ha riaperto dopo oltre dieci anni di chiusura. Ora è accessibile parte del piano terra, con la sezione zoologica e l’Arca, allestimento d’impatto ispirato a una grande nave, dedicato alle esplorazioni storiche, ma entro l’estate dovrebbero riaprire altri 4.000 metri quadrati di sale espositive. Il ritorno più importante è però quello del Museo Egizio, con la nuova Galleria dei Re, inaugurata quest’inverno. Il progetto dello studio Oma di Rem Koolhaas (autore di Fondazione Prada) ospita statue dal tempio di Karnak in un ambiente chiaro e ovattato, rivestito in metallo opaco, l’opposto del precedente salone nero lucido, che molti si ricorderanno. Ma il progetto più ambizioso, in fase di completamento entro l’estate 2025, è la creazione di una piazza coperta nel cortile interno, che darà al museo una nuova dimensione pubblica e urbana.

Ampio spazio alla fotografia

Gli appassionati di fotografia invece potranno contare sulle Gallerie d’Italia, con due retrospettive in corso fino al 7 settembre: The Heart of the Matter di Carrie Mae Weems e Spazi Altri di Olivo Barbieri. I loro sono approcci opposti: Weems, artista concettuale afroamericana, usa la fotografia come mezzo per affrontare tematiche sociali e razziali; Barbieri, allievo di Ghirri, raccoglie trent’anni di lavoro in Cina, nasce come fotografo puro e si spinge ai limiti del medium attraverso sfocature e manipolazioni digitali. Ma la pellicola a Torino ha un solo rappresentante d’eccezione: il Museo del Cinema nella Mole Antonelliana, che fino al 31 agosto ospita The Art of James Cameron. Mostra che in realtà ha più pastelli che pellicola, raccogliendo i disegni del regista, dagli schizzi adolescenziali ai concept per i suoi film più celebri, dimostrando che Cameron avrebbe potuto fare carriera anche nello storyboarding o nel disegno tecnico, se non nell’arte visiva. Una mostra perfetta per rivisitare la Mole o avvicinare anche i meno appassionati alla settima arte.

La proposta più allettante

La proposta più allettante, però, è fuori città: a pochi minuti da Torino, il Castello di Rivoli è una tappa imprescindibile. Se la personale di Rebecca Horn affascinerebbe chiunque con letti fluttuanti elettrificati e leggiadre macchine piumate, la mostra Il Castello Incantato, confrontando celebri opere con reinterpretazioni realizzate da scolaresche torinesi, offre uno sguardo fresco sull’arte contemporanea, interessante per gli esperti e accessibile per i neofiti. Se ciò non bastasse, si dà il caso che il Castello stia celebrando i suoi 40 anni: per l’occasione, la collezione permanente è stata arricchita con nuovi contributi da parte di colossi internazionali, richiamando la mostra di inaugurazione del 1984 che ha consacrato il Castello di Rivoli come uno dei poli culturali più importanti d’Italia.

Altre mostre

Tutto questo senza citare le mostre di arte classica ai Musei Reali (Da Botticelli a Mucha, fino al 27 luglio) e a Palazzo Madama (Jan Van Eyck, fino all’8 settembre), quelle tematiche al Museo Nazionale dell’Automobile e al Museo d’Arte Orientale, la mostra su Eisenstaedt (fino al 21 settembre) al Centro Italiano della Fotografia Camera, o «Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica 1900–1950», sempre a Palazzo Madama (fino al 25 agosto), oppure le gallerie private come Franco Noero e Tucci Russo, che espongono i maestri italiani Pier Paolo Calzolari e Giulio Paolini (rispettivamente fino al 20 settembre e 27 luglio).

Tutto sommato, se il caldo o il carovita scoraggiano la tipica vacanza estiva, Torino può essere un’alternativa atipica ma sicuramente soddisfacente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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