Cultura

Alex Rusconi: «Tante curiosità dietro la statuetta più ambita»

Paola Gregorio
In uscita oggi il suo libro dedicato agli Oscar: lo presenterà a Radio Bresciasette
Alex Rusconi insieme al suo ultimo libro «La notte delle stelle» - © www.giornaledibrescia.it
Alex Rusconi insieme al suo ultimo libro «La notte delle stelle» - © www.giornaledibrescia.it
AA

Conduttore radiofonico – ha raccolto il testimone della storica trasmissione di Radio Bresciasette «Buongiorno Brescia» da Ettore Ravell – ma anche prestigiatore e, non ultimo, scrittore. L’ultimo libro di Alex Rusconi, «La notte delle stelle. Storie, aneddoti, spigolature e curiosità sul premio cinematografico più famoso del mondo» (ed. The Magic House, 254 pp., 18 euro, disponibile su Amazon) è in uscita oggi, quando l’autore («non è un caso: è il mio compleanno») lo presenterà alle 12 al Magazine condotto su Radio Bresciasette da Maddalena Damini.

Nel libro Rusconi svela il dietro le quinte del premio cinematografico più prestigioso e antico al mondo. Gli abbiamo chiesto qualche anticipazione.

Alex, com’è nata l’idea di frugare tra i segreti degli Oscar?

Quando ero ragazzino mi appassionava la consegna dei Telegatti tv. Quando ho scoperto che il premio era ispirato agli Oscar americani sono stato catturato dal fascino dell’originale. La statuetta fu ideata nel 1927 da Cedric Gibbons, scenografo della Metro Goldwyn Mayer. All’epoca Hollywood era in pieno declino. E per ridargli dignità fu istituita l’Academy che poi diede vita agli Oscar. Ancora oggi la statuetta viene realizzata in modo artigianale, ogni pezzo è unico, in bronzo placcato oro. C’è il divieto assoluto, per chi la riceve, di venderla o cederla.

Racconti che molte statuette negli anni sono state rubate.

Sono poi state ritrovate nei mercatini dell’usato proprio perché non è possibile rivenderle e metterle sul mercato. Una volta hanno rubato l’intera spedizione dei cinquanta Oscar creati per ogni cerimonia. Qualcuno l’ha pure perso, come Matt Damon durante un’alluvione. L’Academy però, in caso di furto o danno, ne fornisce un altro gratuitamente. In realtà i rumors dicono che chieda 75 dollari.

Qualcuno ha pure rifiutato il premio...

Su tremila Oscar assegnati, solo due sono stati rifiutati da un attore. Il primo, nel 1970, fu George C. Scott che aveva interpretato il ruolo da protagonista in «Patton, generale d’acciaio». Peraltro non gli furono assegnati altri Oscar durante la carriera. Il secondo rifiuto, più celebre, fu quello di Marlon Brando che nel 1973 mandò una nativa americana a ritirare l’Oscar per l’interpretazione di don Vito Corleone ne «Il Padrino» di Coppola, in segno di protesta contro il trattamento ricevuto dagli indiani nell’industria cinematografica.

Sugli Oscar circolano anche molte fake news...

Moltissime. Durante gli incendi a Los Angeles dei mesi scorsi circolò una foto di una statuetta degli Oscar in mezzo alle macerie. Si è scoperto che quella fotografia, condivisa da tutti, era falsa. Si disse che Marisa Tomei non avesse vinto l’Oscar nel 1992 come migliore non protagonista per «Mio cugino Vincenzo», perché quando Jack Palance sul palco aprì la busta sembrava indeciso. Non fu così, perché l’Academy sarebbe intervenuta in caso di errore. Woody Allen invece, forse per snobismo, non ha mai ritirato gli Oscar vinti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...