CronacaGarda

Desenzano, yogurt scaduto a scuola: sanzionato il servizio mensa

Alice Scalfi
Ad aprile era stata trovata della muffa in alcune confezioni: le analisi non avevano rilevato irregolarità, ma l’Amministrazione ha comunque applicato il provvedimento nei confronti della Dussmann
Uno yogurt - © www.giornaledibrescia.it
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Yogurt con muffa nelle scuole: il Comune di Desenzano sanziona la Dussmann. A poco più di due mesi dall’episodio che aveva allarmato genitori e opposizione, è arrivata la determina con la quale l’Amministrazione comunale applica una penale da 500 euro alla società che gestisce la refezione scolastica.

L’episodio

Il fatto che ha determinato questa reazione risale al 9 aprile, quando in alcune confezioni di yogurt distribuite nei plessi scolastici «Don Mazzolari», «Rodari» e «Laini» era stata rilevata la presenza di muffa. A segnalare l’anomalia erano stati i referenti mensa degli istituti coinvolti. La vicenda era poi approdata in consiglio comunale, con un’interrogazione urgente presentata dai consiglieri di minoranza Andrea Spiller, Beatrice Gabusi e Stefano Terzi. A fare chiarezza in aula sulla questione era stata l’assessore all’Ecologia Cristina Degasperi: «È probabile che ci sia stato un difetto di sigillatura che ha compromesso la conservazione del prodotto. La ditta Dussmann ha già avviato un’azione nei confronti del produttore».

La scuola primaria «Don Mazzolari» Desenzano - © www.giornaledibrescia.it
La scuola primaria «Don Mazzolari» Desenzano - © www.giornaledibrescia.it

Il provvedimento

Le analisi effettuate per conto del Comune non avevano rilevato irregolarità, ma secondo l’Amministrazione restano valide le condizioni per applicare la sanzione. Nella determina si legge che l’episodio è stato «potenzialmente pericoloso per l’incolumità degli utenti» e che non sono stati rispettati tutti i requisiti indicati nel capitolato di appalto per evitare la penalità. Secondo il contratto, infatti, una sanzione può non essere applicata solo se si verificano contemporaneamente quattro condizioni: inadempimento non grave, nessun danno (nemmeno d’immagine) all’Ente, assenza di disservizi e unicità dell’episodio. In questo caso, non tutte le clausole risultano soddisfatte.

Il precedente

Il provvedimento si inserisce in un contesto di attenzione già alta sul servizio mensa: lo scorso anno, nella stessa «Don Mazzolari» e alla «Rodari», erano stati segnalati episodi di dissenteria. In quel caso non era stato possibile analizzare i campioni di cibo, ma il Comune aveva rafforzato i controlli, con rilevazioni quotidiane delle temperature, l’estensione dei tempi di conservazione e l’incarico a un consulente esterno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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