WorkSpeech, Francesco Guarneri di Guber Banca e il risveglio dei giovani

«Ogni generazione vede le nuove come più fortunate. Noi pensiamo che i ragazzi di oggi abbiano tutto, ma lo pensavano di noi anche le generazioni precedenti. Non dobbiamo fare lo stesso loro errore: c’è bisogno di sdrammatizzare il concetto negativo di sacrificio nel lavoro. Credo sia importante conoscere sé stessi, perché se trovi un’attività che ti appassiona è molto più la gratificazione che ne deriva».

L’ospite di WorkSpeech questa volta è Francesco Guarneri, co-fondatore e consigliere delegato di Guber Banca. Nella seconda puntata dedicata alla realtà bresciana (la settima della serie), già disponibile da oggi su Spreaker, Spotify e sull’app del GdB, Guarneri si racconta, partendo dall’infanzia e percorrendo l’ascesa della sua carriera. Nella prossima puntata, disponibile invece da venerdì 30 maggio, ci racconterà come il sacrificio diventi «sacro fare» nel momento in cui trasformiamo il lavoro in una vocazione.

«Siamo in una fase dove il mondo giovanile sembra essersi risvegliato: i giovani oggi sono molto attenti al bilancio della qualità della loro vita – continua Guarneri –. Le imprese devono quindi essere propense all’ascolto, perché la loro continuità è legata anche all’osmosi del mondo del lavoro giovanile».

L’imprenditore dialogando con Alfredo Rabaiotti, ceo di Becom, racconta che una delle sue più grandi fortune è stata quella di avere le idee chiare. «I ragazzi devono cercare di comprendere la visione dell’impresa a cui si rivolgono, dal punto di vista del codice etico e dei percorsi formativi che adottano – conclude –. Devono essere un po’ più selettivi a scegliere e poi cercare la passione. Quello che invece posso consigliare agli imprenditori è cercare di rappresentare le loro aziende nel modo migliore possibile». Due puntate, ricche di spunti di riflessione e di episodi interessanti sulla vita lavorativa e privata del co-fondatore di Guber Banca, tutte da ascoltare.