Centri antiviolenza: più segnalazioni a Brescia, ma fenomeno stabile

Francesca Marmaglio
Il maltrattamento psicologico è il più presente. In crescita i casi di stalking tra i giovanissimi
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«Alle mie amiche dico di non rimpicciolirsi per riuscire a stare nella vita di un altro. Splendete. Il vostro valore non dipende da chi vi guarda. Se qualcuno vi fa sentire piccole o spente quello non è il vostro posto». A scriverlo, dopo un incontro con le operatrici del centro antiviolenza Butterfly, è uno studente dell’istituto Sraffa.

Parole che hanno il peso di carezze e che ricordano che non tutti gli uomini sono violenti o denigranti.

I dati dei centri antiviolenza, però, raccontano di un fenomeno - quello della violenza sulle donne - che non fa alcun passo indietro.

Unica nota positiva è l’aumento delle segnalazioni di molestia, anche nei giovanissimi: «Questo significa che i nostri centri antiviolenza stanno lavorando molto bene - ha detto l’assessora Anna Frattini - e che denunciare, anche se riconosciamo sia sempre difficile, è evidentemente la cosa migliore da fare».

Le informazioni raccolte da Casa delle Donne dicono che in 289 hanno contattato il centro, di queste 266 hanno richiesto un colloquio di accoglienza e 173 hanno deciso di intraprendere un percorso per uscire dalla violenza (circa il 60% del totale contatti).  Per quanto riguarda le donne accolte, il 47% ha fra i 30 e i 49 anni, la maggior parte delle donne (159 su 266) è di nazionalità italiana.

Tipologie di violenza

La tipologia di violenza maggiormente subita è quella psicologica (194), seguita da quella economica (107) e da quella fisica (101).  Trentadue donne hanno subito violenza sessuale. Nell’88% dei casi, l’autore del maltrattamento è il partner o l’ex partner.

Dati molto simili anche da Butterfly: 161 contatti telefonici da cui sono scaturite 88 prese in carico.

Fra queste il 100% dichiara di aver subito violenza psicologica, il 35% violenza fisica e il 25% economica, il 15% anche violenza sessuale. Anche in questi casi, per l’85% l’autore è il partner o l’ex partner.

Un altro dato da riportare è l’aumento di casi di stalking soprattutto nei più giovani abituati all’utilizzo di tecnologie, come app, gps, social, per il controllo della partner.

Continua a funzionare molto bene il Servizio emergenza H24: da gennaio a questo novembre sono state 98 le chiamate e 37 i collocamenti in case rifugio: «È un servizio prezioso - ha detto Elisa Toffolo del coordinamento Rete Antiviolenza -. I presidi lo attivano spesso, dalle forze dell’ordine agli ospedali. È la scelta giusta, perché le operatrici sono formate per gestire al meglio queste situazioni».

I dati dei Centri antiviolenza quindi riscontrano una situazione bresciana non distante da quella regionale e nazionale, che continua ad essere preoccupante nonostante la nuova legge sul consenso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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