Villa Carcina, da settembre la primaria di Cailina sarà chiusa

Il volto scolastico di Villa Carcina si appresta a cambiare fisionomia con una riorganizzazione profonda, figlia del calo demografico e di una necessaria ottimizzazione delle risorse energetiche e umane. Al centro della trasformazione c’è la chiusura, dal prossimo settembre, del plesso della primaria di Cailina: gli studenti verranno trasferiti nella scuola di Villa, situata a circa settecento metri di distanza. Non si tratta di un addio definitivo alle mura di Cailina, poiché l’immobile verrà riconvertito in altre funzioni sociali o associative: le future destinazioni sono al vaglio dell’Amministrazione.
L’assessora all’istruzione, Silvia Abatti, sottolinea come il percorso sia iniziato già lo scorso anno, sollecitato anche dalle indicazioni dell’Ufficio scolastico territoriale: «La gestione del tempo pieno richiede un organico di docenti che viene assegnato con priorità ai modelli a quaranta ore, una rarità nel Bresciano dove spesso i Comuni devono sopperire alle carenze di personale statale con educatori propri, gravando sui bilanci locali. Concentrare le classi a Villa e Carcina, gli unici plessi dotati di mense e spazi adeguati, permette di rispondere a questa sfida logistica».
Calo demografico
I numeri della popolazione scolastica contenuti nel Piano del diritto allo studio 2025/2026 certificano l’inesorabilità del declino: nel giro di soli due anni l’Istituto comprensivo è sceso da 992 a 932 alunni totali. Se nel 2020 i nati nel Comune erano 96, nel 2024 il dato è crollato a 64, una flessione che rende insostenibile il mantenimento di troppe sedi sottoutilizzate. Analizzando i dati per plesso, la primaria di Villa passerà dai 185 iscritti dell’anno scolastico 2023/’24 ai 139 stimati per il 2025/’26, con una riduzione delle classi da otto a sei. Specularmente Cailina mantiene una stabilità apparente con 111 alunni, ma la struttura di Villa, che storicamente ospitava dieci classi, si sarebbe ritrovata con ampi spazi vuoti.
Il sindaco Moris Cadei ha definito la scelta di chiudere Cailina «sofferta ma razionale: la vicinanza strategica con Villa permette di unificare i servizi senza stravolgere la geografia degli spostamenti».
Per andare incontro alle famiglie, l’ingresso a Villa sarà fissato alle 8.15, quindici minuti dopo la secondaria per evitare ingorghi, e l’Amministrazione sta già sondando l’interesse per un servizio di ingresso anticipato alle 7.45 e per il ripristino del Piedibus, fermo dai tempi della pandemia.
Parallelamente anche la scuola secondaria di primo grado, che scende da 279 a 243 alunni, virerà con decisione verso la settimana corta dal lunedì al venerdì, un modello che sta riscuotendo il favore della maggioranza dei genitori e che consentirà di chiudere le strutture il sabato, abbattendo i costi energetici.
Villa Carcina affronta così una transizione obbligata, puntando sulla concentrazione per mantenere l’autonomia dell’istituto e garantire standard educativi in spazi efficienti.
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