Il vescovo Tremolada ordina sei diaconi: «Stupite con la testimonianza»
Oggi sono diaconi, domani potrebbero diventare nuovi sacerdoti della Diocesi. Stamattina in Duomo il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, ha ordinato al diaconato sei religiosi, quattro diocesani e due carmelitani. Per quanto riguarda i quattro diocesani, quella ricevuta ieri non è stata un’ordinazione al diaconato permanente, ma a quello transitorio. Questo significa che, se lo vorranno, un giorno potranno decidere di essere ordinati sacerdoti. In quel caso andrebbero a rinfoltire il numero dei preti della Diocesi, che a giugno di quest’anno ha festeggiato l’ingresso di tre nuovi sacerdoti dopo un 2024 trascorso senza ordinazioni.
I nuovi diaconi
I nuovi diaconi sono Andrea Coccoli della parrocchia del Divin Redentore di Brescia, Giacomo Cottinelli di Lovere, Omar Scolari di Berzo Inferiore e Andrea Tonni di Nuvolera. Insieme a loro sono stati ordinati anche i carmelitani scalzi fra Benedetto dell’Incarnazione e fra Lorenzo dell’Annunciazione. A tutti il vescovo Tremolada ha ricordato il significato dell’ordinazione al diaconato, «non un semplice passaggio, ma una dimensione permanente del ministero ordinato». Permanente è la funzione del servizio: «Contraddistinguerà il vostro modo di essere pastori – ha detto Tremolada –. Sarete servitori e mai padroni»
Le parole di Tremolada
La dimensione del servizio, secondo il vescovo, va però in direzione contraria rispetto alla sensibilità del mondo contemporaneo: «Il sacrificio d’amore che si fa servizio generoso e fedele non rientra infatti nei parametri interpretativi di una società che è parecchio condizionata dalla logica del dominio, del godimento e del successo. Non c’è spazio per il sacrificio d’amore, che risulta incomprensibile. Ma noi e voi potremo stupire con la nostra testimonianza».
Infine li vescovo ha impartito ai nuovi diaconi il suo personale viatico per la vita ordinata: «Non siate mai presuntuosi – ha ammonito –, abbiate quel santo timore che vi impedirà di considerarvi maestri offrendo una parola che è proprio vostra, inginocchiatevi davanti a Dio e davanti ai poveri, non preoccupatevi troppo dei paramenti che vestirete, perché ciò che è veramente prezioso agli occhi dei giusti è la vita adornata dalla opere di carità».
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