Trasporti gratis solo a chi studia in paese: scontro a Marmentino

Una questione sentita, che in paese non manca di riproporsi quando l’inizio della scuola si avvicina, dividendo le posizioni dell’Amministrazione Medaglia e della minoranza del Consiglio comunale di Marmentino.
Nel Piano
Come accade ormai da anni, infatti, la maggioranza ha stanziato, nel Piano per il diritto allo studio, una quota importante per coprire le spese dei trasporti per gli studenti in paese: totalmente per gli alunni di asilo e scuole elementari, e parzialmente per medie e superiori. Fondi, però, rivolti a chi sceglie di restare nelle scuole del paese, o nella secondaria di primo grado consortile, con sede a Lavone, ma che non coprono le spese degli studenti che scelgono di frequentare altri plessi.
«La scelta di non restare a Marmentino è legittima e libera – è stato il commento del sindaco Ilario Medaglia -, ma si tratta di alunni che per noi non rientrano nel Piano di diritto allo studio». Un comportamento che per la minoranza è «un’evidente discriminazione», acutizzata dalla richiesta, presentata con una lettera prima dell’ultimo Consiglio comunale, di attivare una convenzione amministrativa con Arriva per permettere di sottoscrivere l’abbonamento direttamente negli uffici comunali.
«Cosa che i genitori dei bambini che non frequentano la scuola di Marmentino, scelta legittima visto che si tratta di una pluriclasse con una sola insegnante e circa quindici alunni, non possono fare – ha spiegato infatti il consigliere di minoranza Mario Borghetti -. L’Amministrazione si è rifiutata di fungere da punto d’appoggio amministrativo per la sottoscrizione di un abbonamento al quale non contribuisce neanche economicamente, e che deve quindi essere fatto a Brescia».
Da anni
La lettera non ha ricevuto risposta, ma il commento di Medaglia è chiaro. «Arriva permette di sottoscrivere un abbonamento online, senza recarsi in città, pertanto la richiesta della minoranza di attivare una convenzione amministrativa sembra solo un appiglio per tornare sulla questione. Si tratta della sostenibilità del Comune: quando si stanziano dei fondi purtroppo serve mettere dei paletti. Oltretutto la situazione è così da anni: fondi per chi non restava in paese furono stanziati due mandati fa solo durante l’Amministrazione Piardi, – oggi capo di minoranza ndr. – , ma solo per chi andava a Tavernole».
«Per alcune specifiche dell’abbonamento a volte è necessario recarsi in città – ha rimarcato la minoranza, come si legge nella lettera –. Confidiamo che questa Amministrazione rivaluti la propria posizione».
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