Teatro Romano, c’è la sostenibilità economica per la fase progettuale

Brescia Musei ha trovato le risorse per il Progetto di fattibilità tecnico economica. Si tratta di 400mila euro: 250mila euro arrivano da A2A e 150mila dalla Camera di Commercio
Il Teatro Romano - © www.giornaledibrescia.it
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«È un giorno importante, perché raggiungiamo la quota di risorse che Brescia Musei ritiene adeguata per il Progetto di fattibilità tecnico economica dell’intervento che interessa il Teatro Romano». Le parole del direttore di Brescia Musei Stefano Karadjov rappresentano un piccolo passo verso la realizzazione del Progetto David Chipperfield, che prevede il restauro architettonico e la rifunzionalizzazione del Teatro Romano di Brescia.

Il progetto è stato presentato otto mesi fa e il 27 ottobre sono partiti gli scavi a cura della Soprintendenza per riportare alla luce l’intero settore orientale del monumento. Adesso si può pensare anche alla redazione del Progetto di fattibilità tecnico economica, che si ipotizza possa essere concluso entro la fine del 2026 e sarà affidato da Brescia Musei. Il piano svilupperà gli aspetti architettonici degli spazi destinati allo spettacolo, completerà i percorsi di accessibilità già avviati dal Comune di Brescia e definirà il consolidamento del corpo nord di palazzo Maggi Gambara integrandosi con quanto già in corso nell’adiacente corpo sud, a cura del Comune.

Le risorse

Le risorse sono state trovate grazie a due partner affidabili: A2A e Camera di Commercio. A seguito della presentazione del Progetto Chipperfield, Brescia Musei ha attivato un Art Bonus (uno strumento messo a disposizione dal ministero della Cultura per favorire il mecenatismo culturale rendendolo favorevole dal punto di vista fiscale) dedicato alla «Valorizzazione e rifunzionalizzazione del Teatro romano di Brescia e di palazzo Maggi Gambara». Parliamo di una raccolta fondi a cui tutti possono contribuire e a cui A2A ha deciso di aderire stanziando 250mila euro. A questi si aggiungo i 150mila euro messi a disposizione dalla Camera di Commercio per il 2025 e il 2026 grazie alla convenzione stipulata con Brescia Musei.

«Abbiamo sposato convintamente il progetto – spiega il presidente della Camera di Commercio Roberto Saccone –. Il Teatro Romano è un simbolo della storia millenaria della città: riafferriamo ancora una volta che Brescia è una città culturale, non solo la capitale del lavoro e dell’impresa. La Camera di commercio sta investendo molto sul turismo e crediamo che il Teatro Romano possa caratterizzare l’offerta turistica della città».

Comune di Brescia, Brescia Musei, A2A e Camera di Commercio insieme per il Teatro Romano - Foto Christian Penocchio
Comune di Brescia, Brescia Musei, A2A e Camera di Commercio insieme per il Teatro Romano - Foto Christian Penocchio

Anche l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini ha sottolineato l’importanza della «missione sociale e culturale» dell’azienda. «Investiamo perché siamo ambiziosi e vogliamo stare al fianco di una città ambiziosa – precisa –. Nel 2060 in Italia ci saranno 13 milioni di persone in meno: questo genererà uno tsunami che non abbiamo mai visto. I territori entreranno in competizione su diversi piani: tra questi ci sarà anche l’offerta culturale, che dev’essere all’altezza. Quello del Teatro Romano è un progetto strategico pe ri bisogni della città: per questo vogliamo contribuire». 

Collaborazione

Il 2025 è stato un anno fondamentale per il Teatro Romano, lo ricorda la sindaca Laura Castelletti, che evidenzia la visione e la strategia della città. «Uno dei sogni della città è che un giorno non lontano si possa vivere uno spettacolo all’interno del Teatro Romano – evidenzia –. È un progetto che chiede e merita collaborazione e unione di intenti di tanti attori, pubblici e privati, la cui complessità lo ha relegato nei cassetti di diverse amministrazioni comunali, ma che ho sempre dichiarato di voler portare a termine per restituire alla città un luogo di inestimabile valore monumentale, storico e artistico».

Allo stesso modo la presidente di Brescia Musei Francesca Bazoli mette in risalto la collaborazione tra le realtà cittadine. «È una sfida da vincere insieme – conferma –. Il progetto di restauro e riqualificazione del Teatro romano di Brescia esemplifica la missione di Fondazione Brescia Musei quale soggetto federatore che, in una piattaforma di sviluppo territoriale, crea sistema tra interlocutori istituzionali interessati allo sviluppo a base culturale». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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