Strada della Forra riaperta, come funziona il monitoraggio
La Strada della Forra è riaperta, ma l’attenzione sulla sua fragilità geologica, e i conseguenti rischi per la sicurezza di chi la percorre, resta altissima. La zona interessata dalla frana del 16 dicembre 2023, che aveva compromesso la stabilità della galleria «del Camino», è una sorvegliata speciale. Letteralmente. «La situazione – ha dichiarato il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini - è monitorata minuto per minuto, secondo per secondo».
La messa in sicurezza
I monitoraggi geologici e strutturali erano stai avviati subito dopo il crollo del dicembre 2023, avviando un lungo e articolato percorso tecnico e istituzionale, che ha visto il coinvolgimento della Provincia di Brescia, titolare della strada, del Comune di Tremosine, della Comunità Montana, del Politecnico di Milano, nonché di diversi professionisti esperti e di diverse imprese specializzate. Un lavoro di squadra che ha portato alla realizzazione di diversi interventi, tra cui la centinatura metallica per il rinforzo della volta della galleria, la placcatura di massi esterni con funi d’acciaio e tiranti, il consolidamento strutturale dell’imbocco sud e l’installazione di sistemi di monitoraggio geologico e strutturale.
Monitoraggio continuo
Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, è stato definito un modello di calcolo tridimensionale del versante e sono state individuate le soglie di allarme per il sistema di monitoraggio. Queste misure hanno consentito di riaprire la strada, pur con tutte le cautele del caso, e consentiranno di garantire la sicurezza degli utenti dell’iconico percorso, attivando tempestivamente il Piano di evacuazione di Protezione Civile del comune di Tremosine in caso di necessità.
Il piano di evacuazione
La riapertura della strada è stata decisa dopo la definizione, da parte del Politecnico di Milano, delle soglie per l’attivazione degli allarmi da far scattare in caso di ulteriori movimenti dell’ammasso. Giovedì 31 luglio è stata testata, con esiti positivi, la ricezione degli allarmi e venerdì 1 agosto la strada è stata riaperta. Come funziona il sistema di monitoraggio? L’emergenza scatta quando i sensori rilevano deformazioni dimensionali della roccia. Il sistema di monitoraggio è complesso, ma in buona sostanza «quando gli estensimetri segnalano anomalie oltre la soglia – spiega il sindaco di Tremosine Battista Girardi –, sulla Strada della Forra scattano i semafori rossi e si attiva il Piano di evacuazione, con avvisi all’Amministrazione comunale, alla Provincia, alla Protezione civile, che provvedono alla chiusura immediata della strada.
Una nuova galleria per la messa in sicurezza definitiva
La riapertura della Sp 38 nel tratto della Strada della Forra è stata un liberazione per Tremosine, che non è mai stato isolato ma che per 19 mesi è stato collegato alla riviera del Garda solo tramite una viabilità alternativa disagevole (la Sp 115 per Limone e la Tignalga). La comunità ha patito enormi disagi, che hanno procurato un danno economico rilevantissimo alle attività.
Per questo il sindaco Girardi esorta a non accantonare l’idea di un nuovo tunnel all’interno della montagna, per bypassare la galleria «del Camino», dove comunque le criticità geologiche persistono. «Dobbiamo essere coscienti – ammonisce Girardi – della realtà di rischio che persiste su quel tratto. Per questo ho chiesto di portare avanti la progettazione del tunnel interno alla montagna, l’unica soluzione definitiva per evitare il rischio che incombe su quell’area».
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