Sicurezza urbana, a Iseo «più controlli serali e approccio sociale»

Veronica Massussi
In Consiglio la risposta del sindaco Venchiarutti all’interpellanza presentata dalla minoranza all’inizio dell’estate, quando due minorenni erano stati rapinati della loro bicicletta
Un momento del consiglio comunale a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
Un momento del consiglio comunale a Iseo - © www.giornaledibrescia.it
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La questione della sicurezza urbana è stata al centro del Consiglio comunale di Iseo. Nell’occasione l’Amministrazione ha risposto in maniera articolata all’interpellanza del gruppo di minoranza «Siamo Iseo», presentata all’inizio dell’estate in seguito anche ad un fatto di cronaca avvenuto a fine maggio, quando due minorenni iseani, minacciati con una pistola, erano stati rapinati della loro bicicletta.

Presidio

Il sindaco Riccardo Venchiarutti è partito proprio da quell’episodio, ricordando come la Polizia locale abbia identificato e poi denunciato gli autori della rapina, «tre minorenni ed un maggiorenne non residenti a Iseo».

Il primo cittadino ha aggiunto che «il piano sicurezza, studiato di concerto con la Polizia locale, è operativo. Sono stati intensificati i controlli serali, comprendendo anche il venerdì sera, oltre che il sabato e la domenica, con pattugliamenti a piedi nelle zone più frequentate e potenzialmente a rischio, come i vicoli, il porto industriale e la stazione ferroviaria. Inoltre con cadenza trimestrale è stato organizzato un tavolo tecnico congiunto delle forze dell’ordine al quale partecipano i comandanti della Polizia locale, della Polizia stradale, dei Carabinieri della stazione di Iseo e del Nucleo forestale, momento di confronto e pianificazione per affrontare le criticità emerse sul territorio».

A ciò si aggiunge anche la collaborazione con le associazioni di categoria che rappresentano commercianti ed esercenti per l’organizzazione di una campagna di informazione antitruffe agli anziani; a breve saranno calendarizzati incontri pubblici e sarà distribuito materiale informativo.

Prevenzione

«Sul fronte della prevenzione del disagio giovanile – ha continuato Venchiarutti –, pur essendo un tema che richiede il concorso di più enti e competenze, dai Servizi sociali alle scuole, stiamo monitorando la possibilità di aderire a progetti regionali dal momento che Regione Lombardia ha da poco approvato una legge quadro sul contrasto alle babygang».

Proprio questo fenomeno, infatti, è presente sul Lago d’Iseo e nei paesi limitrofi, soprattutto quelli raggiunti dal treno, mezzo privilegiato per lo spostamento in massa di minorenni. Il fenomeno presenta dinamiche che originano da una mancanza di solide reti familiari che siano di sostegno educativo; per questo motivo, ha ribadito la maggioranza, occorre non minimizzare il problema ed è opportuno adottare un approccio non solo repressivo ma anche sociale e preventivo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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