Scuola, quei debiti da saldare prima di tornare in aula

C’è ancora uno scoglio da superare per alcune migliaia di studenti delle scuole superiori bresciane, per poter essere ammessi alla classe successiva. Gli esami per gli alunni che hanno riportato la «sospensione del giudizio» (i vecchi «esami di riparazione») in una o più materie lo scorso giugno si svolgono proprio in questi giorni, in gran parte degli istituti secondari di secondo grado e, entro la fine della settimana, dovranno anche tenersi i nuovi scrutini in cui decidere se i ragazzi che hanno sostenuto le prove hanno «risolto» il loro debito oppure no.

Funziona così: il Consiglio di classe di ciascun istituto, nel caso in cui uno studente non sia riuscito ad ottenere la sufficienza in una o più discipline, decide di assegnargli un debito formativo e rinviare il giudizio finale, quindi la promozione o la bocciatura, appunto alla fine di agosto o al massimo ai primi di settembre, quando verranno nuovamente valutate le competenze richieste in base agli obiettivi prefissati.

Non tutti i ragazzi, dunque, hanno trascorso vacanze serene e all’insegna del divertimento. Chi viene sospeso deve cercare di prepararsi per colmare le proprie lacune e superare la relativa prova per ognuna delle materie in cui ha avuto il debito. A tal fine sono stati attivati nelle varie scuole, durante il periodo estivo, appositi percorsi di recupero.

Le prove di verifica, che possono essere sia scritte sia orali, sono predisposte dagli stessi docenti che hanno attribuito il debito o dal docente somministratore presente il giorno della prova; la valutazione è a cura degli insegnanti componenti la commissione d’esame. A rincuorare gli studenti coinvolti sono le percentuali: solo il 3% del totale viene respinto e non accederà di conseguenza all’anno successivo. a. lo. ro.