Scontri al corteo per Gaza, perquisizioni a casa di alcuni manifestanti

Disposte dalla Procura sono state effettuate questa mattina. La solidarietà di Potere al Popolo
  • Corteo per Gaza, scontri tra manifestanti e Polizia
    Corteo per Gaza, scontri tra manifestanti e Polizia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    Corteo per Gaza, scontri tra manifestanti e Polizia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Un gruppo di manifestanti che aveva preso parte al corteo pro Palestina del 22 settembre a Brescia – terminato con scontri con le forze di polizia nei pressi della stazione – ha subito questa mattina perquisizioni domiciliari disposte dalla Procura della Repubblica . Si tratta nel complesso di una decina di persone, indagate a vario titolo per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e per le violazioni delle prescrizioni imposte per la manifestazione. Si tratta di persone tutte maggiorenni. A loro sono stati sequestrati alcuni capi di abbigliamento ritenuti collegati agli scontri di lunedì sera.  

La reazioni

L'episodio ha suscitato l'immediata reazione di Potere al Popolo, che in una nota «esprime piena solidarietà ai manifestanti » e dichiara di «condividere e fare proprie senza distinzioni tutte le lotte a sostegno della Palestina».

Il movimento aggiunge: «Siamo a fianco di tutte e tutti coloro che sono colpiti dalla repressione, ancora più grave perché chi si mobilita lo fa per fermare il genocidio a Gaza».

La nota si chiude con un richiamo alle mobilitazioni nazionali: « Nessuno si farà intimidire dalla repressione e dalle campagne politiche e mediatiche che la sostengono. Andremo avanti e continueremo ad essere coerenti con la parola d'ordine lanciata dai portuali di Genova: contro il genocidio, blocchiamo tutto».

Anche Magazzino 47 ha diffuso una nota sulla vicenda in cui ribadisce quanto già detto ieri dallo storico leader Umberto Gobbi : «cercano di dividerci con la retorica dei “violenti”, dei “manifestanti buoni” e di quelli “cattivi”. Si tratta di un trucco vecchio e non ci caschiamo. Come abbiamo dichiarato sabato 27 settembre, al termine di un nuovo corteo per la Palestina di oltre diecimila persone, siamo determinate e determinati a continuare – insieme – fino a quando il genocidio non sarà fermato e finché il popolo palestinese non sarà libero dall’occupazione criminale israeliana».

Dalla maggioranza

Sulla vicenda interviene anche la deputata bresciana della Lega, Simona Bordonali: «In merito agli episodi avvenuti a Brescia, colpisce la narrazione di alcuni movimenti politici che hanno definito le perquisizioni disposte dalla Questura come “atti di intimidazione” o addirittura come segnali di una “deriva fascista”. È bene ribadirlo con chiarezza: la nostra democrazia si fonda sul rispetto delle regole e sull’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Se nel corso delle manifestazioni vi sono stati comportamenti contrari alla legge, chi li ha compiuti deve assumersene la responsabilità. Diversamente, chi non ha nulla da temere può affrontare con serenità anche una verifica delle autorità competenti. Definire l’operato delle forze dell’ordine come pura “repressione” è grave e ingiustificato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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