Mobilitazione per Gaza: in migliaia in corteo, scontri con la Polizia
È partita da piazza Duomo la manifestazione serale per Gaza, nel giorno dello sciopero nazionale in sostegno della popolazione palestinese che già questa mattina aveva portato in corteo migliaia di bresciani e bresciane. Gli organizzatori parlano di 10mila persone, la Questura 5mila. Di certo c’è che le persone in strada erano davvero moltissime.
Doveva fermarsi lì, in piazza Paolo VI, ma tra le 18.30 e le 19 è partito un corteo non inizialmente previsto. Inizialmente pacifico, una volta che ha raggiunto piazzale della Repubblica ha registrato uno scontro tra alcuni manifestanti e i poliziotti.
La manifestazione e il corteo
La manifestazione è, appunto, partita da piazza Duomo, dove era previsto un presidio per Gaza. Numerose le famiglie, e numerose le bandiere della Palestina ma anche quelle della pace.
Un primo momento di tensione lo si è vissuto proprio lì, in piazza, quando gli organizzatori della manifestazione, notando gli agenti della Digos, hanno urlato a gran voce e con cori «Fuori la Digos dalla piazza». È stato a quel punto che è partito il corteo spontaneo, che da piazza Duomo si è spostato in piazza Vittoria, scendendo poi per via Gramsci. All’incrocio con via XX settembre ha girato a sinistra, dietro la Camera di Commercio e poi in via Vittorio Emanuele, arrivando in piazzale della Repubblica intorno alle 20.
Un altro momento di tensione lo si è vissuto davanti a una filiale di Intesa Sanpaolo e davanti alla Camera di Commercio, con alcuni fumogeni e tafferugli. Ma se il gruppo iniziale era piuttosto aggressivo, il lunghissimo corteo era per il resto pacifico. Gli organizzatori stessi ci tenevano a richiamare all’ordine: «Facciamoci sentire, ma non creiamo danni».
Disordini
Tutto è rimasto tranquillo fino alle 20.10, quando sono scoppiati disordini tra alcuni manifestanti e i poliziotti in tenuta antisommossa, dopo che questi non volevano permettere il passaggio.
I manifestanti si sono avvicinati agli agenti in tenuta antisommossa e hanno cercato di sfondare il cordone. La Polizia ha lanciato alcuni lacrimogeni ed è riuscita a ad allontanare i manifestanti. Sono volate bottiglie di vetro ed è stato sradicato anche un cestino lanciato contro le forze dell’ordine. Due manifestanti (dei quali uno minorenne) sono rimasti feriti.
Tensione anche in via Gramsci con un gruppo di manifestanti che ha lanciato all’indirizzo delle forze dell’ordine sassi e sanpietrini: alcuni poliziotti sono rimasti contusi, uno in maniera più seria. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni, che hanno reso l’aria irrespirabile.
Verso il Carmine
I manifestanti hanno chiesto di poter concludere la manifestazione in una piazza nel centro città, avvicinandosi inizialmente in Piazza Vittoria. Il corteo ha quindi proseguito in via fratelli Porcellaga, puntando al Carmine. La situazione è tornata tranquilla e la manifestazione si è conclusa.
Sabato pomeriggio (27 settembre) nuovo corteo: partenza da largo Formentone alle 15.
Le parole della sindaca
Nelle ultime settimane, la nostra città ha visto manifestazioni molto partecipate a sostegno del popolo palestinese e per la pace in Medioriente», ha fatto sapere in serata la sindaca di Brescia Laura Castelletti, condannando le violenze che si sono verificate, ma ponendo allo stesso tempo il focus sulle migliaia di partecipanti che pacificamente hanno espresso il proprio sostegno a Gaza. «Questi momenti rappresentano l’impegno civile di Brescia e la sua vocazione al dialogo e al confronto. Gli episodi violenti che si sono verificati stasera tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine non trovano alcuna giustificazione e, anzi, rischiano di spostare l’attenzione da ciò che è davvero importante: migliaia di persone che, con senso civico, sono scese in piazza per chiedere la fine della guerra e la tutela della vita umana. La violenza non è mai una risposta e certamente non aiuta la causa di Gaza, né contribuisce a costruire la pace che tutti auspichiamo. Solo con il confronto pacifico e il rispetto reciproco possiamo dare un segnale autentico di solidarietà e chiedere una soluzione del conflitto giusta e duratura per il popolo palestinese e per tutto il Medioriente».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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