Sanpolino, da inizio 2026 tre nuovi edifici per l’housing sociale

Una sfida contro il tempo, che il sistema Brescia ha deciso di affrontare per non perdere 25 milioni di fondi del programma Pinqua del Pnrr per costruire tre edifici da destinare all’housing sociale a Sanpolino, con 33 bilocali, 24 trilocali e 12 quadrilocali da affittare a canone calmierato, che dovranno essere pronti entro febbraio 2026.

I nuovi edifici

I tre blocchi, tra corso Bazoli e via Merisi, avranno una superficie complessiva di 5.477 mq e avranno un’altezza massima di 5 piani senza interrato. Ai piani terra saranno valorizzati spazi per funzioni integrate dell’abitare e saranno previsti anche alloggi per usi temporanei da parte degli atleti che graviteranno attorno alle due nuovissime strutture sportive che sempre il Comune sta realizzando: l’impianto indoor per l’atletica (che avrà 1100 posti a sedere) e l’impianto per la preparazione olimpica della ginnastica artistica.

La gara

«Alla gara per realizzare i tre edifici hanno partecipato in sette – ha illustrato l’assessore Muchetti –. Ha vinto la ditta Dicataldo Sabino, la stessa che ha fatto il Teatro Borsoni, che costruirà i blocchi. Brescia Infrastrutture e il Comune hanno valutato lo studio di fattibilità».

La sindaca Castelletti, affiancata anche dagli assessori Tiboni e Cantoni, ha precisato che non saranno alloggi Erp (di edilizia residenziale pubblica) ma di housing sociale, con canoni d’affitto calmierati tra i 350 e i 400 euro al mese per famiglie con Isee compreso tra i 12mila e i 40mila euro. «Ora è partita la bonifica dagli ordigni bellici; la società ha 45 giorni per presentare il progetto esecutivo – ha proseguito Muchetti –, quindi a gennaio dovrebbero partire i lavori, con l’adozione di tecniche innovative».

Un quartiere giovane

«Abbiamo investito in modo significativo su Sanpolino in termini di visione e di risorse – ha affermato la sindaca –, con opere che realizzeremo nei prossimi due anni. È un quartiere giovane che ha un futuro già ben delineato», che sarà anche quello di diventare «polo attrattivo dal punto di vista sportivo, con attenzione anche all’efficienza energetica e sul quale abbiamo investito 26 milioni di euro» ha concluso Cantoni.

Resta sul tavolo la questione «Tintoretto, che Redo ha acquistato da Aler – ha detto Tiboni –. Noi siamo aperti al confronto».