Rovato, volantini contro la Giunta: ex assessora condannata a 7 mesi

Loro hanno sempre negato. E in aula hanno portato dei testimoni che hanno affermato che, quando altri li avevano visto attaccare i volantini, in realtà fossero da altre parti: uno a casa con i genitori, l’altra a cena con dei compagni di partito.
Per il tribunale di Brescia invece sono stati loro a diffondere a Rovato, a metà novembre del 2016, volantini diffamatori contro membri della Giunta e del Consiglio comunale e per questo sono stati condannati a sette mesi di reclusione, pena sospesa. Si è chiuso con la condanna il processo a carico di Marianna Archetti, ex assessora al Bilancio e al Commercio, e Enrico Genocchio, ex presidente della Pro loco che si era aperto nel 2019 e che, tra rinvii e slittamenti, è andato a sentenza nelle scorse ore.
La vicenda
La sera del 14 novembre 2016, nel centro di Rovato e nella frazione Duomo, erano comparsi, appesi ai muri e ai pali dell’illuminazione, volantini che accusavano l’allora vicesindaco Pierluigi Toscani, sua moglie e all’epoca dei fatti consigliera comunale Gabriella Pè, l’allora assessora ai servizi sociali Sonia Bosio e l’allora assessora all’urbanistica Daniela Dotti di avere, tramite delle società e delle imprese di cui erano titolari o amministratori, accumulato debiti con il Comune per complessivi 150mila euro. Nello stesso foglio si accusava anche il sindaco Tiziano Belotti, di aver coperto tutto.
Le vittime, assistite dall’avvocato Gianbattista Scalvi, hanno presentato immediatamente denuncia per diffamazione ai carabinieri che avevano acquisito le immagini delle telecamere e dei lettori targa e anche le testimonianze di persone che erano sulla strada. Elementi che avevano portato la Procura a chiedere e ottenere prima il rinvio a giudizio e ora la condanna a sette mesi per diffamazione. Gli imputati, assistiti dagli avvocati Luigi e Giordana Frattini, si sono sempre dichiarati innocenti.
Spaccatura interna
Secondo chi ha indagato, tutta la vicenda era nata attorno ad una spaccatura all’interno della maggioranza di centrodestra dell’epoca ed era avvenuta in un periodo in cui si erano registrate anche espulsioni dalla Lega, ritiri di deleghe ad assessori e la nascita di nuovi gruppi politici.
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